Giardinello, assolto anziano arrestato dopo lite con vicino

Rancori vecchi che covavano da anni. Storie di vicinato, di astio e di rabbia. Screzi, azioni e parole non gradite. Da tempo tra le due famiglie vi erano dei dissidi. Il 13 febbraio dello scorso anno,…

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di redazione

Rancori vecchi che covavano da anni. Storie di vicinato, di astio e di rabbia. Screzi, azioni e parole non gradite. Da tempo tra le due famiglie vi erano dei dissidi. Il 13 febbraio dello scorso anno, però, dopo l’ennesima discussione per futili motivi, dalle parole passarono alle mani. E la lite in questo caso finì con un uomo a terra, gravemente ferito ma non in pericolo di vita, e un arresto. Protagonisti due anziani di Giardinello, Simone Polizzi, di 77 anni, Giuseppe Polizzi di 70 anni; quest’ultimo adesso è stato assolto per legittima difesa. Secondo il collegio presieduto da Mario Fontana, che ha derubricato l’accusa da tentato omicidio in lesioni personali, il vecchietto non tentò di colpire con una falce il suo quasi coetaneo, ma dovette difendersi da un aggressione. Messo all’epoca ai domiciliari per motivi di età, l’imputato rimase oltre un anno in custodia cautelare, ma un video ripreso da una telecamera di sicurezza lo ha scagionato. Il pubblico ministero Ilaria Auricchio che aveva chiesto la condanna a sei anni, potrebbe adesso impugnare la sentenza. La lite tra i due anziani di Giardinello, vicini di casa in via Aldo Moro, nei pressi del campo sportivo, era scoppiata a causa dell’acqua piovuta dalla biancheria stesa ad asciugare. Quindi un motivo banale che ha inasprito ulteriormente i rapporti, ormai tesi da tempo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Montelepre, intervenuti sul posto, l’anziano poi finito sotto processo si sarebbe scagliato contro il vicino, colpendolo violentemente alla testa con una falce dalla lama di oltre mezzo metro che teneva in giardino. Giuseppe Polizzi , dunque, dopo il presunto dispetto subito, avrebbe perso la testa. Ma il video prodotto dalla difesa ha consentito una diversa ricostruzione dei fatti. La discussione, sfociata nella violenza, non avrebbe visto un picchiatore e una vittima; Giuseppe Polizzi le avrebbe anche prese e a quel punto, ha impugnato la falce per difendersi, senza però mai usarla dal lato della lama, quindi non avrebbe avuto intenzione di uccidere.