”Gesu’ e’ risorto, hanno vinto amore e misericordia”

di redazione

Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, buona Pasqua! Che grande gioia per me potervi dare questo annuncio: Cristo e’ risorto! Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove c’e’ piu’ sofferenza, negli ospedali, nelle carceri.

di redazione

“Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, buona Pasqua! Che grande gioia per me potervi dare questo annuncio: Cristo e’ risorto! Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove c’e’ piu’ sofferenza, negli ospedali, nelle carceri”. Tornato sulla Loggia delle Benedizioni dove il 13 marzo scorso si presento’ per la prima volta come il nuovo vescovo di Roma chiamato “quasi dalla fine del mondo”, e come quel giorno indossando solo l’abito bianco, Papa Francesco inizia con queste parole di solidarieta’ verso i sofferenti il suo primo messaggio pasquale. “Soprattutto – dice – vorrei che giungesse a tutti i cuori, perche’ e’ li’ che Dio vuole seminare questa Buona Notizia: Gesu’ e’ risorto, c’e’ speranza per te, non sei piu’ sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia!

“Quanti deserti, anche oggi, l’essere umano deve attraversare!”. Papa Francesco pronuncia queste parole dalla Loggia della Basilica Vaticana, la stessa dalla quale si e’ affacciato dopo l’elezione del 13 marzo scorso. “Soprattutto – spiega – il deserto che c’e’ dentro di lui, quando manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto cio’ che il Creatore ci ha donato e ci dona”. “Ma – assicura il Pontefice – la misericordia di Dio puo’ far fiorire anche la terra piu’ arida, puo’ ridare vita alle ossa inaridite”. “Allora – scandisce – ecco l’invito che rivolgo a tutti: accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo!”

La Risurrezione “ci ha aperto ad un futuro di speranza. Sempre vince la Misericordia di Dio”. “La Pasqua – infatti – e’ l’esodo, il passaggio dell’uomo dalla schiavitu’ del peccato, del male alla liberta’ dell’amore, del bene. Perche’ Dio e’ vita, solo vita, e la sua gloria e’ l’uomo vivente”. Papa Francesco lo ricorda con le parole di Sant’Ireneo nel messaggio che ha preceduto la sua prima benedizione Urbi et Orbi. “Cari fratelli e sorelle – scandisce inoltre – Cristo e’ morto e risorto una volta per sempre e per tutti, ma la forza della Risurrezione, questo passaggio dalla schiavitu’ del male alla liberta’ del bene, deve attuarsi in ogni tempo, negli spazi concreti della nostra esistenza, nella nostra vita di ogni giorno”