Geraci Siculo, turisti da tutta la Sicilia per assistere al ritorno della transumanza

Una domenica di festa ieri per la comunità di Geraci Siculo che, dopo gli anni lunghi di pandemia, è tornata a celebrare anche con un ricco calendario di eventi collaterali, l’antico rito della transumanza. “A nome dell’amministrazione comunale e a nome mio personale – afferma l’assessore pastore Antonello Alaimo – esprimo grande soddisfazione per la buona riuscita della manifestazione. Per me la soddisfazione e doppia perché oltre a rivestire il ruolo di Assessore sono prima di tutto un allevatore e con gli animali della mia azienda agricola ho partecipato personalmente alla transumanza. Ho provveduto a ringraziare singolarmente i colleghi pastori che con la loro partecipazione hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione. Conosco il sacrificio e l’impegno che occorre e per questo colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente. Spero che questa manifestazione possa continuare anche negli anni a venire e possa arricchirsi sempre di più di nuove idee e nuove iniziative. L’appuntamento è quindi per l’anno prossimo per una nuova edizione della Transumanza dei pastori geracesi”

“La transumanza quest’anno ha segnato per la nostra comunità un ritorno alla normalità – afferma Luigi Iuppa – abbiamo visto finalmente tanti turisti e questo ci ripaga degli sforzi fatti per organizzare l’evento. Considerata la concomitanza con le celebrazioni del trentennale della strage di Capaci, abbiamo voluto dedicare anche un momento significativo alla commemorazione di Giovanni Falcone e di tutte le vittime della mafia, con il coinvolgimento diretto dei bambini geracesi che hanno preso parte alla piantumazione di un albero in loro memoria. Un momento davvero significativo e toccante per tutti”.

“La transumanza rappresenta per noi il momento più importante dell’anno, per noi e per i nostri animali che vengono liberati nei pascoli d’altura – afferma il pastore Antonino Sanfilippo. – Questo consente alle nostre mucche, alle nostre pecore, alle nostre capre, di vivere e cibarsi in un contesto incontaminato. Ed è proprio questo a determinare la straordinaria qualità del nostro latte e delle nostre carni”