di redazione
Calcio Catania: Formazione inedita – La febbre costringe allo stop Marchese, al suo posto sulla fascia sinistra mister Maran schiera Capuano, a destra va Alvarez, la coppia di centrali è composta da Bellusci e Spolli, a centrocampo Izco, Paglialunga e Castro formano una linea mediana inedita, in avanti i soliti Barrientos, Bergessio e Gomez, tra i pali Andujar. Il Genoa di Delneri si chiera invece con un 4-4-2 con Frey in porta, Sampirisi, Granqvist, Manfredini e Moretti in difesa, Olivera, Matuzalem, Kucka e Antonelli a centrocampo, Immobile e Borriello in avanti.Inizio travolgente – La partita inizia subito su ritmi vertiginosi, nel giro di due minuti due limpide palle gol, la prima è per Borriello che la fallisce da pochi passi, la seconda è invece per Bergessio che porta in vantaggio il Catania. L’azione si sviluppa in verticale con un lancio di Barrientos che scavalca la difesa rossoblù, schierata in modo imperfetto, e pesca Gomez; stop del Papu e assist al bacio per Gonzalo che tutto solo può battere comodamente Frey, 0-1 e siamo al 3°. Per il numero 9 è la settima rete, eguagliato il record personale in un torneo di Serie A stabilito nella passata stagione. La risposta del Genoa è veemente e non si fa attendere, al 5° ancora Borriello, in area piccola, spara altissimo da un pallone servitogli basso da destra. Dopo l’inizio velocissimo la partita torna su ritmi normali pur rimanendo vivace, i rossazzurri non hanno molto interesse a fare il gioco e lasciano l’iniziativa al Genoa, Paglialunga schierato davanti alla difesa offre un’ottima copertura, la sua partita è attenta e diligente, Castro e Izco sono invece i primi che provano a ribaltare le azioni e ad innescare Gomez e Barrientos sulle ripartenze. I rossoblù mantengono il possesso palla ma dalle parti di Andujar si vedono poco, il portiere argentino si deve impegnare solo al 22° su una bella girata in tuffo di testa ancora di Borriello. Delneri cerca maggiore spinta dai suoi, cambia lo schieramento facendo salire sulla linea dei centrocampisti Sampirisi e formando di fatto un 3-5-2; la mossa non cambia gli equilibri e il primo tempo scivola via senza particolari pericoli per il Catania, il tiro più insidioso è quello di Immobile che al 42° di destro conclude sul fondo.Catania perfetto – La ripresa si apre come si era aperta la prima frazione, subito due clamorose occasioni, al 46° su un tiro di Immobile la sfera rimpalla sullo stinco di Capuano e supera Andujar, per fortuna la conclusione viene respinta dal palo evitando un beffardo autogol. Un minuto dopo Gomez sfrutta un errore su un retropassaggio della difesa rossoblù e da posizione defilata impegna Frey in tuffo alla deviazione in angolo. Delneri vede la sua squadra spegnersi e prova con i cambi, dentro Rossi per un frastornato Sampirisi e Floro Flores per Olivera; qualche minuto dopo Maran risponde con Biagianti per Paglialunga. Il Genoa non trova sbocchi, il possesso palla è sterile, i rossazzurri sono corti e chiudono tutti i varchi, sempre pronti a ripartire negli spazi aperti lasciati dalla retroguardia genoana. Al 72° Bergessio lanciato in profondità evita la trappola del fuorigioco ma solo davanti a Frey si lascia respingere la conclusione, poteva essere il colpo del ko. Dopo la mezz’ora Maran inserisce Ricchiuti per Gomez, poco prima nel Genoa era entrato Nadarevic per Immobile. L’ultimo quarto d’ora è tutto per il Catania che più volte spreca il raddoppio, il Genoa in pratica non c’è più, rimane solo qualche lancio lungo per Borriello che viene annullato da Spolli. All’80° Izco dalla fascia destra arriva sul fondo e mette a ‘rimorchio’ per Ricchiuti, destro di prima intenzione e palla di poco sopra la traversa. Dopo aver sprecato il Catania mette il sigillo sull’incontro, all’85° Izco parte palla al piede dalla propria metà campo, in prossimità dell’area avversaria scarica a destra per l’accorrente Barrientos: stop, occhiata in mezzo e sinistro millimetrico sul secondo palo, 0-2! Anche per il Pitu, giunto a 4 gol, bottino-record in un torneo di Serie A. La partita si chiude qui, nel finale il Genoa non lascia tracce, anzi è ancora Izco che nel recupero con un dribbling ubriacante in area libera il destro ma alza la mira sopra la traversa. Vittoria meritatissima e storica per il Catania, ancora a porta inviolata nel 2013: l’Elefante non vinceva a Genova dal ’63; oggi i rossazzurri sono stati perfetti, lucidi, diligenti, tatticamente ineccepibili. Questo è il Catania più forte di sempre, un Catania che fa sognare.
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