Gennuso accusato di voto di scambio. E’ stato arrestato nella serata di ieri 16 aprile il deputato regionale siracusano Giuseppe Gennuso, l’accusa è appunti voto di scambio con l’aggravante mafiosa. A disporre l’arresto la Direzione distrettuale antimafia di Catania, eseguito poi dai Carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Siracusa ieri in tarda serata, per evitare il pericolo di fuga.
I deputato è stato condotto ai domiciliari: l’accusa è quella di avere stretto accordi con il clan mafioso di Avola per assicurarsi voti alle ultime elezioni regionali.
Coinvolti nell’indagine anche due presunti affiliati alla cosca mafiosa di Avola, Massimo Rubino, anche lui agli arresti domiciliari, con l’accusa di avere procacciato i voti per conto di cosa nostra a favore di Gennuso, e Francesco Giamblanco , già in carcere e genero del boss di Avola Michele Crapula, raggiunto anche lui dal nuovo ordine di cattura. Ai tre coinvolti è stato contestato il reato di scambio elettorale politico mafioso in concorso commesso in occasione delle ultime elezioni regionali siciliane.
Giuseppe Gennuso sarà sospeso dall’Ars in base alla legge Severino, e sostituito da Daniela Ternullo, prima dei non eletti nella lista dei Popolari e autonomisti a Siracusa.
Vittorio Sgarbi, fondatore e leader del Movimento «Rinascimento» e deputato alla Camera di Forza Italia interviene sull’arresto di Pippo Gennuso, deputato all’Assemblea regionale Siciliana: «La questione del voto di scambio in Sicilia è sempre affrontata con criteri approssimativi. Vendere il voto vuol dire ritenere che valga né più né meno quegli euro che si sono ottenuti. Se poi a questo miserabile commercio si vuole dare il nome di mafia, dipende dal teatro in cui si conviene rappresentare la mafia. In realtà una cosa è un mafioso, altra cosa uno che ha la faccia da mafioso.
Quale è il reale potere di Gennuso? E si può chiamare mafioso chi vende 500 voti a 10 mila euro? La mafia è questo? E gli affari miliardari dell’eolico e del fotovoltaico, che richiedono complicità politiche, e che hanno sfigurato la Sicilia, come li chiamiamo?
Gennuso ha la potenzialità criminale di un rubagalline. E il suo peso politico nell’Assemblea regionale è sempre stato insignificante.
L’arresto,con la conseguente sopravvalutazione dell’attuale inchiesta,è il punto più alto raggiunto dal suo potere»
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