Gela, uccide cognato dopo una lite per futili motivi: preso
Gela, uccide cognato. Un 33enne è stato ucciso, ieri sera a Gela, dal cognato con cui aveva litigato. La vittima si chiama Maurizio Peritore, ed è stato colpito con alcune coltellate: è successo nel quartiere Scavone.
L’omicida, Giuseppe Cinardi, si trova in ospedale dove è stato ricoverato per una ferita procuratasi durante la colluttazione con il congiunto. I medici dell’ospedale Vittorio Emanuele lo hanno operato d’urgenza con esito positivo, ma la prognosi resta riservata.
L’uomo, che ha sposato la sorella di Peritore, è accusato di omicidio volontario e si trova piantonato dai carabinieri nel suo letto del reparto chirurgia. I due abitavano in due palazzine adiacenti nella periferia ovest della città. Secondo gli investigatori l’omicidio sarebbe avvenuto al termine di un diverbio tra i due.
Gela, uccide cognato: la vittima raggiunta da quattro fendenti
Sarebbero almeno quattro le coltellate all’addome che hanno ucciso Maurizio Peritore. L’omicida è accusato di omicidio volontario e si trova piantonato dai carabinieri nel suo letto del reparto chirurgia.
Tra i due cognati i rapporti sono stati sempre molto tesi, per fattori caratteriali ma anche per rancori personali maturati da attriti tra le loro famiglie, assegnatarie di alloggi popolari in palazzine adiacenti, in via Attica, nel quartiere Scavone, a ovest della città, teatro dello scontro.
Secondo la ricostruzione dei fatti, effettuata dai carabinieri che conducono le indagini, la lite tra i due cognati sarebbe iniziata verbalmente alle 17 e avrebbe avuto più fasi.
La vittima, coinvolta in diverse inchieste per spaccio di droga, con il cognato non aveva un buon rapporto. Spesso litigavano. I due si sono affrontati in casa armati di coltello. Motivo del contendere: un giubbotto.
La moglie di Peritore avrebbe tentato di separarli ma è rimasta ferita leggermente a un braccio e allontanata bruscamente dal marito. Pare che tra i due, entrambi con precedenti penali, litigassero spesso per motivi di interesse. Peritore è morto all’istante, sotto il portico di casa sua. I carabinieri e un’ambulanza del 118 sono state allertate da telefonate anonime.