Gela: stupro su quattordicenne. Arrestati due minori

Violentata nei pressi di una chiesa. E’ successo a Butera nel 2011, ma solo dopo molto tempo una quattordicenne ha trovato il coraggio di sfogarsi e raccontare tutto alla polizia, rompendo il muro del silenzio costruito anche dai genitori.

di redazione

Gela (Cl), 4 Mag. – Violentata nei pressi di una chiesa. E’ successo a Butera nel 2011, ma solo dopo molto tempo una quattordicenne ha trovato il coraggio di sfogarsi e raccontare tutto alla polizia, rompendo il muro del silenzio costruito anche dai genitori.

In manette sono finiti due minorenni di Gela. La misura di custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti del commissariato di Gela, è stata emessa dal gip del Tribunale dei minorenni di Caltanissetta, Francesco Pallini su richiesta del sostituto procuratore Simona Filoni. I due rispondono di violenza sessuale aggravata.

La quattordicenne, gradualmente, ha raccontato la terribile storia di abusi. Ha così spiegato di essere stata costretta, di sera, ad appartarsi in un luogo vicino la Chiesa Madre, dove dopo essere stata costretta a bere e dopo essere stata picchiata, è stata violentata da uno dei due mentre l’altro la teneva ferma.

Nonostante la ragazzina gridasse e chiedesse pietà, i due hanno continuato ad abusare di lei. Poi gli indagati hanno tentato di darsi il cambio, ma le urla della ragazzina li hanno indotti a darsi alla fuga.

Prima di far perdere le loro tracce, hanno però minacciato la ragazzina e la sua famiglia costringendola a non rivelare niente a nessuno. Dopo averla lasciata a terra, disperata, fra le lacrime e senza abiti, i ragazzi hanno fatto ritorno a Gela, restituendo il ciclomotore che avevano preso in prestito.

“Dopo il tentativo di rimuovere quanto accaduto – spiegano gli investigatori – la vittima lentamente e dolorosamente ha trovato il coraggio di denunciare i fatti, riferendo lo scorso giugno al pm circostanze e particolari relativi alla violenza sessuale subita”.

Da lì sono partiti le verifiche e i riscontri sino all’emissione dei provvedimenti restrittivi. Nel corso dell’arresto dei due giovanissimi di 16 e 17 anni, gli agenti hanno eseguito alcune perquisizioni domiciliari durante le quali a casa del primo hanno rinvenuto dello stupefacente, hashish, già confezionato e suddiviso in dosi, per un peso complessivo di circa 10 grammi, un bilancino di precisione, un taglierino e un coltello, sottoposti a sequestro.

Il minore è stato così denunciato anche per detenzione di droga.