Gela (Cl), 12 Feb. – I Carabinieri stanno eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 17 esponenti della Stidda e di uno di Cosa Nostra, a Gela, accusati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti, detenzione di armi e munizioni.
Azzerati i vertici dell’organizzazione ”stiddara” con la cattura di capi storici e gregari che disponevano di armi ed esplosivi, controllavano gli affari illeciti, pianificavano attentati e imponevano il pizzo a commercianti e imprenditori. Dure le rappresaglie contro chi non pagava.
Le indagini, scattate nel maggio del 2010, hanno permesso di accertare autori e mandanti di vari episodi criminosi, tra cui la progettazione dell’omicidio di un pregiudicato, colpevole di avere incendiato l’automobile a uno stiddaro. Per impedire il delitto e proseguire le indagini senza suscitare sospetti, i carabinieri arrestarono la vittima prima che scattasse l’agguato mortale.
L’inchiesta ha già permesso di sequestrare cinque chili di hashish. Nell’operazione sono impegnati quasi cento carabinieri, un elicottero e unità cinofile, che sono alla ricerca di armi e droga.
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