Gela (Cl), 13 Mar. – Il procuratore di Gela, Lucia Lotti, ha chiesto il rinvio a giudizio dei vertici della locale raffineria dell’Eni per deposito incontrollato di rifiuti, abbandono di sostanze pericolose come fibre di amianto in atmosfera, omissione dolosa di cautele sui rischi per la prevenzione di infortuni sul lavoro.
L’inchiesta ha preso avvio dalla scoperta della Guardia Costiera di un deposito di rifiuti pericolosi, con 24 tonnellate di prodotto dismesso.
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