Gela: accusato di deposito rifiuti dai vigili, imprenditore chiude stabilimento
Emanuele Fraglica, un imprenditore di 45 anni di Gela, ha deciso di chiudere l’attivita’ del suo stabilimento balneare, il “Paradisea Park” dotato di ristorante e piscina, e di licenziare i 30 dipendenti, perche’ sarebbe stato, a suo dire…
di redazione
Catania, 3 Mag. – Emanuele Fraglica, un imprenditore di 45 anni di Gela, ha deciso di chiudere l’attività del suo stabilimento balneare, il “Paradisea Park” dotato di ristorante e piscina, e di licenziare i 30 dipendenti, perché sarebbe stato, a suo dire, “ingiustamente segnalato dai vigili urbani alla magistratura per danneggiamento aggravato e deposito incontrollato di rifiuti”.
La polizia municipale, a conclusione di un’indagine coordinata con la Procura di Gela, avrebbe accertato l’avvenuto taglio di alcuni alberi di eucaliptus, di rimboschimento, e l’accatastamento di legna e di materiale in disuso del lido.
L’imprenditore si difende e dice di “avere le carte a posto. La legna trovata – ha detto – è costituita da mandorlo e ulivo. E’ stata acquistata per il forno della pizzeria. I rifiuti trovati altro non sono che un tavolo di plastica e poche assi di legno raccolte durante le operazioni di pulizia e di ripristino appena avviate per la riapertura del locale che avverrà a metà giugno. Dopo i 14mila euro di danni subiti per la tromba d’aria, dopo l’aumento delle tasse e il crollo di presenze per la crisi, mancava solo la severità immotivata della polizia municipale” – ha detto, l’imprenditore – “Allora, e’ meglio chiudere e cambiare mestiere”.
Fraglica sostiene che sono già arrivate le prime disdette per la sua attività.