Il Consiglio nazionale di Arcigay, concluso ieri a Bologna, ha ufficializzato la candidatura di Palermo a sede nazionale del pride 2013. I consiglieri hanno deliberato all’unanimità la proposta avanzata dal comitato Palermo pride, e la città siciliana è così diventata la candidata ufficiale di Arcigay. Candidatura che andrà poi sottoposta al movimento LGBT nazionale.
Il Consiglio ha approvato il seguente atto d’indirizzo: ” Il Consiglio Nazionale di Arcigay, vista la candidatura all’organizzazione del Pride nazionale 2013 presentata e le ragioni addotte dal documento del Coordinamento dei promotori del Palermo Pride, ne sostiene appieno la proposta impegnando l’Associazione, qualora Palermo venisse designata quale sede ufficiale dal movimento, a sostenerlo con tutte le proprie possibilità al fine di ottenere la migliore riuscita.”
{jumi [code/google200x200.html] } La candidatura è il frutto del lavoro degli ultimi 3 anni fatto da Arcigay, Articolo Tre, Famiglie Arcobaleno e dagli altri componenti del coordinamento Stop Omofobia, del comitato Palermo pride e di tutti i volontari e le volontarie che hanno realizzato i pride precedenti e gli altri eventi che hanno animato la scena politica della città e della comunità LGBT. Palermo è la città dove è nato il primo circolo Arcigay d’Italia; è anche una delle città che, prima ancora della nascita di Arcigay, hanno avuto un ruolo centrale nell’iniziativa e nell’elaborazione del FUORI; la Sicilia è una Regione che, grazie allo straordinario lavoro svolto a Catania, ha una sua lunga storia di Pride partecipati e politicamente rilevanti…
Ciò nonostante, fino al 2010, non si era mai svolto a Palermo un vero e proprio Pride Lgbt. Eppure, grazie alla nascita del Comitato Stop Omofobia (che è formato da oltre 50 tra Associazioni, Movimenti, Sindacati, Centri Sociali, Partiti e loro componenti giovanili), molte cose sono cambiate nella nostra città in soli 2 anni: il Movimento Lgbt lavora incessantemente in modo coeso e con spirito collaborativo; i due Pride del 2010 e del 2011 sono stati partecipatissimi (oltre 20mila presenze lo scorso anno, ancor più della prima edizione e, quindi, non più ancorate all’effetto sorpresa della “novità”); il percorso che abbiamo chiamato “Verso il Pride” vede impegnate nei mesi precedenti il corteo decine e decine di Associazioni che producono eventi ed elaborazione al servizio del Pride stesso (e non si tratta solo di Associazioni Lgbt); il nostro Movimento ha maturato una riconosciuta e riconoscibile capacità di relazione, nonché di interlocuzione sociale e politica, con le Istituzioni, con il mondo della Cultura e delle Arti, con l’intero tessuto civile di Movimenti e vertenze cittadine. Se Palermo, come ci auguriamo, diventerà davvero la sede del pride nazionale 2013, si tratterà di un evento che non esitiamo a definire storico.
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