PALERMO (ITALPRESS) – Un’assemblea che “torna ai risultati degli scorsi anni”, nonostate alcuni periodi di difficoltà. Un lavoro che ha portato l’Assemblea regionale siciliana ad allinearsi. “Siamo tornati ai numeri degli altri anni. Abbiamo presentato una relazione aggiornata di quella dei primi sei mesi. Siamo soddisfatti perchè siamo tornati ad avere quei numeri e il lavoro che ci aspettiamo dal lavoro dei parlamentari”. Questo il bilancio del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, nel corso della cerimonia del Ventaglio all’Ars. Obiettivo del 2023 è “offrire la finanziaria entro il 31 dicembre per dare risposta alle imprese siciliane e sbloccare le casse regionali ed essere esempio per le amministrazioni”.
Sono 174 le ore lavorate contro le 153 della precedente legislatura dal parlamento siciliano e sono stati presentati 517 ddl contro i 295, 32 del governo contro i 14 della legislatura precedente. L’iniziativa parlamentare conta 485 leggi contro le 281 del passato. Sono state 11 leggi approvate contro le 12 nella precedente. “Le proiezioni dicono che riusciremo a superare il numero delle ore e il numero dei ddl presentato che è certamente maggiore rispetto alla scorsa legislatura”, ha aggiunto. Il parlamento, ha anticipato Galvagno dovrebbe chiudere per una quindicina di giorni al massimo, da poco prima della metà di agosto per riprendere a lavorare il 29 e tra i prossimi impegni che caratterizzano la legislatura ci sarà quello sulla riforma delle province sulla quale c’è una “interlocuzione aperta tra il presidente Schifani e il ministro Calderoli”, ha spiegato Galvagno.
“Ho detto che non farei mosse azzardate perchè, dal momento che anche il governo nazionale si sta muovendo, attenderei. Fatto sta che il presidente della regione ha parlato con Calderoli e sembra che possiamo andare avanti”, ha spiegato. In calendario anche un dibattito d’aula su quello che è accaduto a luglio in Sicilia tra incendi e caos del trasporto aereo. “Ho sentito il presidente Schifani e non si vuole sottrarre un confronto che deve però essere fatto con dati alla mano. Ha attivato tutti perchè possa fornire dati sulle cause e sui danni e venire preparato, non c’è nessuno che si vuole sottrarre. Sta facendo la cosa più giusta, quando avrà le relazioni verrà a relazionare”, ha spiegato il numero uno dell’Ars. Infine un passaggio sulla spesa dei fondi europei un tema sul quale Galvagno incontrerà il presidente della Regione, Schifani. “Sarebbe un pugno nello stomaco dei siciliani non spendere queste risorse”, ha detto, “uno spreco che la Sicilia non si può permettere in questo momento. Dobbiamo impegnare e spendere queste risorse”.
– foto: xd5/Italpress
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