Galleria delle Vittorie, la 30sima edizione de “I tesori di Amor Librorum”
La rete, i social, i formati digitali dei libri non potranno mai sostituire le emozioni che regala il libro cartaceo quando si prende in mano e si respira il profumo di quelle pagine che, soprattutto se antico, portano con loro e trasmetto le tante vite cui è appartenuto quel testo prima di noi. Un mondo pieno di suggestioni che l’associazione culturale “Amor Librorum” tutela dal 2017, anno della sua costituzione ma anche anno in cui ha cominciato a organizzare la manifestazione da cui prende il nome e che porta in giro per la Sicilia esposizioni di libri antichi, libri rari, libri fuori catalogo, stampe antiche, fotografie vintage.
Un patrimonio inestimabile che sabato 6 novembre approda alla Galleria delle Vittorie, in via Maqueda 299, spazio del centro storico di Palermo sempre più vocato alla cultura.
“I tesori di amor librorum” il titolo della manifestazione che, dalle 10 alle 20, darà modo di ammirare e conoscere la storia di libri antichi, fotografie vintage, stampe rare, portate per l’occasione da dieci espositori siciliani.
«Daremo l’opportunità di vedere ciò che solitamente si trova nelle biblioteche pubbliche – afferma Damiano Calabrese, presidente dell’associazione “Amor Librorum” -, quella che io definisco “bibliodiversità”, che non è solo patrimonio degli editori. Siamo un’associazione di librai e collezionisti che amano questo mondo, da tutelare e promuovere soprattutto nei confronti delle nuove generazioni».
Una giornata tutta da vivere, che sarà resa ancora più speciale dal fatto che in questa sua 30sima edizione “I tesori di Amor Librorum”esporrà tre libri che la Biblioteca Regionale della Regione Siciliana “Alberto Bombace” annovera tra i suoi tesori: “Lo stato presente della Sicilia”, Palermo 1761, di Arcangiolo Leanti; “L’atto pubblico di fede solennemente celebrato nella città di Palermo il 6 aprile 1724”, Palermo 1724, di Antonino Mongitore; “La Reggia in trionfo per l’acclamazione, e coronazione della Sacra Real Maestà di Carlo”, Palermo 1736, di Pietro La Placa.
L’ingresso all’esposizione è libero.