Un acceso scontro tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine si è verificato ieri a Giardini Naxos, durante il corteo “NO G7”.
Pochi minuti di caos, tra una trentina di manifestanti, che indossavano delle magliette rosse e che non si sono fermati lì dove era prevista la fine del corteo, ma sono andati verso lo schieramento delle forze dell’ordine.
Il contatto con le forze dell’ordine è durato pochi secondi. In seguito il gruppo di facinorosi si è ricompattato e ha affrontato per alcuni minuti i poliziotti. Alla fine si è disperso.
La maggioranza di coloro che hanno partecipato al corteo si è mostrata contraria al tentativo di sfondamento: alcuni sono anche stati picchiati dagli stessi manifestanti che hanno provocato gli scontri. La situazione si è piano piano normalizzata e il corteo si è andato sciogliendo.
Il corteo “NO G7” non è stato l’unico momento di dissenso nei confronti del summit dei capi di stato che venerdi e sabato si sono riuniti a Taormina. Alcuni attivisti di Greenpeace hanno, infatti, lanciato oggi un appello ai capi di governo, aprendo degli striscioni con il messaggio “Planet Earth first” e “Climate Justice now” a bordo di otto canoe posizionate nelle acque antistanti la spiaggia di Giardini Naxos. Altri attivisti dell’organizzazione ambientalista nel frattempo hanno trasportato in acqua una riproduzione della Statua della libertà alta 4 metri, con indosso un giubbotto di salvataggio, a simboleggiare la minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici e dall’innalzamento del livello dei mari.
«Gli Stati del G7 hanno alimentato in modo decisivo il fenomeno dei cambiamenti climatici, ora devono procedere nel trovarvi soluzione», ha dichiarato Jennifer Morgan, Direttrice Esecutiva di Greenpeace International. «Se Trump volesse venir meno a questo suo dovere, allora toccherebbe al resto del G7 andare avanti senza gli Stati Uniti. La risposta allo slogan di Trump “America First” dovrebbe essere “Planet Earth First”.
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