Paul Connett ospite dell’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata della Presidenza della Regione Siciliana.
In concomitanza con il G7, lo scienziato ambientalista, fondatore della filosofia rifiuti zero, ha voluto rivolgere un messaggio ai potenti del mondo che in questi giorni si riuniscono a Taormina per il G7.
Sono 7 punti che sono stati lanciati ieri via internet da Connett e in poche ore stanno raccogliendo l’adesione di centinaia attivisti provenienti da tutto il mondo. Università, centri di ricerca, gruppi ambientalisti e amministratori stanno sottoscrivendo il suo appello per i rifiuti zero.
“I rifiuti non sono altro che un prodotto mal progettato creato dall’uomo” – ha dichiarato il professore Connett. Prima di presentare il messaggio rivolto ai Leader del mondo.
Dear G7 members,
Don’t just talk about the circular economy and sustainability, do it! Take active steps to support communities in your countries who are pioneering Zero Waste strategies.
Cari membri del G7
Non parlate soltanto di economia circolare e di sostenibilità, realizzatela. Attivatevi e supportteta le comunità attive nei vostri paesi che fanno da apripista alle strategie Rifiuti Zero.
Tali passi attivi dovrebbero includere:
1) Fine delle sovvenzioni che finanziano gli impianti di inceneritori
2) Annunciare un piano di eliminazione degli inceneritori esistenti e investire nei programmi di rifiuti zero
3) Incentivare la nascita di centri di ricerca Rifiuti Zero per supportare l’industria del re-design. Prodotti e confezioni che non possono essere riutilizzati, riciclati o compostati sono mal progettati e vanno sostituiti con packaging e confezioni a spreco zero.
4) Costruire impianti di selezione e separazione dei rifiuti davanti a tutte le discariche esistenti per recuperare la frazione residua che non è riutilizzabile, riciclabile o compostabile.
Da questo rifiuto si dovrebbe eliminare i rifiuti ancora riciclabili, rifiuti tossici domestici e la frazione organica sporca che può essere ancora stabilizzata sia mediante il compostaggio o la trasformazione anaerobica, prima di andare nella discarica intermedia.
5) Fornire incentivi positivi all’industria per adottare strategie di Scarto Zero.
6) Prevedere finanziamenti per creare centri di Riutilizzo e Riparazione nelle comunità.
Una volta finanziate queste attività di solito economicamente autosufficienti.
7) Ridurre drasticamente la produzione e l’uso di articoli di plastica che finiscono inaspettatamente negli oceani e che incidono sugli ambienti marini e sulle catene alimentari acquatiche. (Vietare le produzione e il consumo di piatti, bicchieri e buste di plastica).
Giuseppe Caudo, presente al convegno di Paul Connett organizzato dall’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata della Presidenza della Regione Siciliana, come delegato del Presidente Crocetta ha dichiarato: “Oggi il segnale che vogliamo mandare agli operatori e agli investitori economici rappresentati anche dai potenti del G7 è di investire nell’economia circolare e nella strategia dei rifiuti zero in Sicilia, affinché vengano in Sicilia a creare impianti di selezione, separazione e riciclo delle frazioni di rifiuto dei siciliani”.
“La nostra terra vuole orientarsi verso questo nuovo orizzonte socio economico e tecnologico e Cocina – continua Caudo – non è solo in questa battaglia. In qualità di delegato per la Presidenza della Regione, posso affermare che il Presidente è con lui e dalla parte di tutti i sindaci e di coloro che sono impegnati ad alzare le percentuali di raccolta differenziata della Sicilia. Infine se dovessimo pensare a un domani per questo Ufficio Speciale speriamo che in un futuro prossimo potrà essere rinominato e chiamarsi Ufficio Speciale Rifiuti Zero”.
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