“Al G7 di fine maggio, l’Italia rischia una magra figura di portata planetaria, a causa dell’approssimazione e della superficialità con cui il Governo di centrosinistra ha approntato l’appuntamento che accenderà i fari del mondo intero su Taormina e la Sicilia”.
E’ quanto sostiene il deputato siciliano di Forza Italia, Basilio Catanoso che, al Governo, ha presentato un’interrogazione sviluppata oggi al “Question Time” della Camera.
“Le risposte del Governo al Question Time odierno, confermano i dubbi e le perplessità avanzate nell’interrogazione: non tutti i lavori sono stati aggiudicati e quindi iniziati, si è fortemente in ritardo nell’allestimento delle opere previste, alcune delle quali non potranno mai essere completate in tempo, altre, invece, riceveranno un’agibilità solo provvisoria, come il Centro congressi che dovrebbe ottenere quella definitiva solo a novembre 2017, a lavori ultimati – prosegue il deputato siciliano -. Pur se dal mese di luglio del 2016 si è a conoscenza che Taormina sarebbe stata la sede del G7 del 26 e 27 maggio 2017, tutti i lavori sin qui disposti per l’evento, hanno avuto inizio solo il 3 e 4 aprile scorsi, ad appena 50 giorni dall’inizio del vertice”.
“Non crediamo, tra l’altro, che per garantire la percorribilità dell’autostrada Catania – Messina siano necessari solo opere di verniciatura e sostituzione dei cartelli stradali e non, invece, significative opere di messa in sicurezza dell’arteria dove, nel tratto proprio vicino alla Perla dello Jonio, si continua a viaggiare a doppio senso su unica carreggiata per la frana del 4 ottobre 2015”, sottolinea l’esponente siciliano di Forza Italia.
“A causa di questi ritardi anche i cittadini di Taormina, gli esercizi commerciali, di ristorazione e turistici, stanno pagando notevoli disagi, visto la necessaria accelerazione dei lavori di questi giorni che, di fatto, ha rapito una intera città ai suoi abitanti e ai suoi visitatori”, dice ancora Catanoso.
“Da rappresentante del popolo Italiano, approfitto per ringraziare il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco che anche in questo in questo frangente sta dimostrando di operare con la consueta professionalità, senza risparmio di energie in favore dell’interesse nazionale, così come i militari impegnati a Taormina, in specie, l’Aeronautica Militare”.
Infine, ma non per ultimo: “Spero solo che lo Stato sappia introitare dalla Regione Siciliana, sempre retta da un governo di centrosinistra, la miserevole somma di 35 mila euro, quale ridicolo contributo della stessa Regione ad un evento di così chiara rilevanza, soldi promessi dal povero Crocetta durante una folklorevole visita a Taormina e di cui non si ha più notizia” conclude il deputato di Forza Italia.
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