Furto di rame. I carabinieri della Stazione di Altofonte hanno arrestato Antonino Riggio, 42 anni, palermitano. Per lui l’accusa è quella di incendio di rifiuti pericolosi.
Nel corso di un servizio perlustrativo in area rurale, i militari hanno sorpreso l’uomo mentre bruciava dei cavi elettrici di rame, rivestiti di guaina, del peso complessivo di circa 10 chili.
Verosimilmente erano frutto di furto, al fine di ripulirli per recuperarne esclusivamente il metallo che avrebbe poi rivenduto a terzi.
L’Autorità Giudiziaria, ha disposto il regime degli arresti domiciliari in attesa della direttissima. In quella sede il Giudice ha convalidato l’arresto.
A Misilmeri, invece, durante uno servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, i carabinieri hanno arrestato due giovani mentre stavano tentando di asportare oggetti da un’abitazione.
A.G., 21 anni, e G.P, 22 anni, sono stati sorpresi al primo piano della casa in questione, mentre avevano smontato alcuni infissi dalle finestre e la rubinetteria di alcuni locali.
I militari uditi i forti rumori che arrivavano fino in strada, si sono insospettiti intervenendo. Alla vista degli operanti, i due malfattori si sono subito arresi.
Gli arrestati sono stati collocati in regime di detenzione domiciliare in attesa del rito direttissimo presso il tribunale di Termini Imerese, dove a seguito di convalida sono stati sottoposti all’obbligo di firma.
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