“Furto di luce in pescheria”, danno all’Enel di 8 mila euro: arrestato

Furto di luce in pescheria a Borgo Vecchio, danno all’Enel di 8 mila euro: scatta un arresto a Palermo.

I carabinieri del Nucleo radiomobile hanno arrestato per il reato di furto aggravato Salvatore Arcuri, classe 1966.

Con l’ausilio dei tecnici Enel, i carabinieri hanno accertato che l’uomo sottraeva corrente elettrica tramite un cavo bipolare collegato abusivamente alla rete per rifornire la sua pescheria nel quartiere di Borgo Vecchio.

Furto di luce, attrezzature alimentate a scrocco

Tutta l’attrezzatura in funzione in pescheria (cella frigorifero, banco frigo, banco congelatore) usufruivano dell’energia elettrica senza alcun onere e costo.

Il danno patito dalla società erogatrice è stato stimato in circa 8 mila euro.

Dopo la convalida dell’arresto è stato rimesso in libertà in attesa del processo.

Furto di luce, le pene previste

Per il furto di luce si rischia una denuncia civile da parte della società erogatrice del servizio, che chiederà anche il pagamento di ciò che è stato rubato nel tempo, attraverso un’analisi storica dei consumi.

Oltre a questo c’è anche un processo penale per un “delitto contro il patrimonio”. Il furto di energia elettrica è punibile fino a 6 anni di reclusione

Esiste anche l’eventualità dell’aggravante se l’accaduto è fraudolento o per le altre circostanze previste dall’art. 625 del codice penale ed in questo caso la pena aumenta