Nel corso di due distinti episodi, la Polizia di Stato ha tratto in arresto tre persone, due in flagranza di reato ed una in esecuzione di un provvedimento restrittivo. Gli arresti sono il risultato di una intensificazione del dispositivo di sicurezza ed allo stesso tempo il sintomo dell’attenzione che la Polizia di Stato rivolge alla prevenzione ed insieme alla repressione di fenomeni predatori. Nell’ultimo periodo, si è registrato un incremento di furti in area metropolitana, perpetrati in danno di esercizi commerciali e con il metodo della cosiddetta “spaccata”.
Si tratta di reati predatori la cui gravità va ben oltre il danno patrimoniale arrecato perché incidono sulla sensibilità del cittadino, generando timori ed insicurezze per la violenza e la platealità delle irruzioni, strumentali ai furti e che tanta eco hanno suscitato sugli organi di stampa. Sulla base di questa considerazione, la Questura di Palermo non ha lesinato sforzi e, ricorrendo a tutte le sue articolazioni dispiegate sul territorio, ha perfezionato il dispositivo di sicurezza, specialmente in orario notturno, raccogliendo importanti indicazioni dalla georeferenziazione di questo tipo di reato e dispiegando di conseguenza le pattuglie sul territorio.
E’ degli scorsi giorni un importante risultato raggiunto: l’arresto di un uomo ed una donna, palermitani, accusati di avere poco prima compiuto un furto “con spaccata”, ai danni di un esercizio di via Marchese di Villabianca.
Poco prima delle 2:00, è stata diramata alle pattuglie della Polizia di Stato la notizia dell’intrusione furtiva in un esercizio del centro ad opera di ignoti che ne avevano infranto la vetrata e razziato articoli dalle vetrine e dagli scaffali.
Sulla base delle ipotizzabili vie di fuga, le pattuglie della Polizia di Stato ed in particolare i “Falchi” della Squadra Mobile hanno percorso in modo concentrico le zone adiacenti a quella dell’esercizio depredato.
Ha destato sospetti, in via Cirrincione, la presenza di un auto con a bordo un uomo ed una donna; la vettura è stata bloccata da una pattuglia di Falchi che ha effettuato un controllo di polizia: è emerso come i due avessero al seguito capi di abbigliamento ed accessori chiaramente riconducibili all’esercizio “visitato” prima dai ladri.
Gli articoli, capi di abbigliamento, scarpe ed orologi del valore complessivo di 2000,00 euro circa, sono stati riconosciuti dalla proprietaria del negozio ed a lei sono già stati riconsegnati.
I due sono stati tratti in arresto.
Indagini e riscontri sono in corso per verificare se altri, analoghi e recenti furti con “spaccata” possano ricondursi alla coppia tratta in arresto.
Il provvedimento restrittivo è già stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Per quanto riguarda il secondo episodio, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal Gip della Procura della Repubblica di Palermo, a carico di un 20enne, in quanto ritenuto gravemente indiziato di una serie di furti e rapine in abitazione commessi a Palermo tra agosto e novembre del 2022. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle attività d’indagine avviate in ordine ad un furto in abitazione commesso il 21.08.2022, ad un tentato furto in abitazione avvenuto nella stessa data e ad una rapina in abitazione commessa il 13.11.2022. L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile in sinergia con i Commissariati di P.S. “Modello” e “Portanuova”, è stata diretta e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sviluppandosi nell’immediatezza dei fatti attraverso la raccolta e la comparazione delle impronte papillari evidenziate sul luogo dei fatti, che hanno permesso di riscontrarne la corrispondenza con i dati dell’odierno arrestato, presenti agli archivi di polizia. I riscontri dattiloscopici sono stati suffragati dalle dichiarazioni rese dalle parti offese, oltreché dalle attività tecniche che hanno permesso di ricostruire un quadro gravemente indiziario a carico dell’uomo, sospettato di essere l’autore di svariati delitti contro il patrimonio commessi in un ristretto arco temporale.
In particolare,
L’uomo è ristretto presso la locale casa circondariale.
L’attività della Polizia di Stato, in relazione all’individuazione di chi si sia reso responsabile di questo tipo di reati predatori proseguirà senza soluzione di continuità e coinvolgerà in uno sforzo congiunto e sistematico tutte le articolazioni di polizia, sia quelle investigative che di “controllo del territorio”.
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