Scovati dai carabinieri nove “furbetti” del cartellino all’ospedale Civico di Palermo.
Emesse dal Gip otto misure cautelari, uno è indagato a piede libero. Si tratta di operatori sanitari accusati a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso.
Le indagini dell’operazione denominata “Caffè lungo”, come accade spesso per questo tipo di reati, sono state condotte attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste, pedinamenti e acquisizione di documenti da cui emergerebbe la responsabilità dei nove indagati che in alcuni casi si sarebbero allontanati dall’ospedale in orario di lavoro.
Per tre di loro è scattata la sospensione dal pubblico ufficio per dodici mesi. Per cinque l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e uno a piede libero.
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