Si sono celebrati questo pomeriggio nella Chiesa madre di Salemi i funerali di Marisa Leo, la donna di 39 anni uccisa dall’ex compagno, che poi si è suicidato. La donna, che lascia una bimba di 4 anni. La chiesa madre era piena in ogni ordine di posto e all’esterno è stato montato un maxi-schermo, all’esterno, per seguire i funerali, offerto dalle cantine Colomba bianca, dove Marisa lavorava.
Il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, ha proclamato il lutto cittadino. “La morte di Marisa Leo, barbaramente uccisa dall’ex compagno, ha profondamente colpito e addolorato la nostra comunità”, ha dichiarato in una nota. In concomitanza con le esequie, anche a Marsala è stata disposta l’esposizione a mezz’asta della bandiera comunale, sia a nel Palazzo cittadino che a Palazzo VII Aprile. “La città di Marsala ha perso una giovane Donna, professionista e madre, l’ennesima vittima di femminicidio – ha concluso il Sindaco Grillo -. Il nostro pensiero va a tutte le vittime di violenza e per questo ci uniamo nel chiedere un impegno continuo per porre fine a questa barbarie”.
Ad officiare il rito funebre il vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella visibilmente commosso. “Ci ritroviamo qui, oggi, smarriti e sgomenti. Tutti assetati di una parola che spenga la sete del nostro spirito affranto e faccia ardere il nostro povero cuore rimasto congelato dalla drammatica vicenda accaduta alla nostra Marisa. La morte di Marisa ci ha fortemente scosso ed è calata la notte nel nostro cuore”, ha detto in apertura il vescovo.
“Permettetemi di dirvi con tutta sincerità e delicatezza che il momento richiede: io non ho parole mie che siano all’altezza di tanto dolore. Mi trovo qui, come voi, per condividere lo strazio di una situazione che ci supera da tutte le parti e ci fa piangere lacrime amare, resa ancora più cruda e più triste se guardiamo negli occhi della piccola Alice privata dai legami fondamentali della vita.
Marisa con la sua carica, di bene, di intelligenza, di amore ci insegna ad avere più paura di una vita sprecata e sbagliata che di una vita bella e buona anche se accorciata tristemente da una morte ingiusta. Ci ricorda che dobbiamo avere più paura di una vita incolore, inodore e insapore che di una vita breve ma piena di bene, aperta alla luce e alla gioia sempre condivisa.
La notte splenderà. E noi tutti formeremo una grande comunità, come questa di oggi, perché oggi viviamo un dolore grande ma con un più grande e incontenibile desiderio di amore affinché fatti come questi non accadano anche grazie al nostro impegno.
La notte splenderà, cara Marisa, lanciaci un raggio di luce che ci guiderà fino a quando non arriveremo anche noi lassù, quando anche per noi la notte splenderà. E non ci sarà più notte, né lutto, né dolore e né pianto”.
Negli edifici comunali e negli uffici pubblici sono state tenute le bandiere a mezz’asta. Il Primo cittadino ha inoltre invitato a osservare un pausa di silenzio nei luoghi di lavoro durante le esequie.
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