Cronaca

Fruttivendolo abusivo e la moglie percepiva il reddito, scattano sanzioni

Nei giorni scorsi i Finanzieri della Tenenza di Corleone, nel corso di un controllo mirato al contrasto dell’abusivismo commerciale in forma ambulante, hanno sanzionato un soggetto intento alla vendita su area pubblica senza le prescritte autorizzazioni. 

In particolare, le Fiamme Gialle nel corso di un controllo effettuato nei confronti di un fruttivendolo, hanno accertato che lo stesso esercitava l’attività in forma ambulante, nel comune di Lercara Friddi, in mancanza delle prescritte autorizzazioni amministrative.

Per tale motivo i militari operanti hanno proceduto a segnalare il soggetto al Sindaco ai sensi della Legge Regionale n. 18/1995 (norme riguardanti il commercio su aree pubbliche) che prevede, oltre al sequestro ai fini della confisca della merce (circa 350 Kg. di frutta) e delle attrezzature, una sanzione pecuniaria che va da un minimo di €. 154 a un massimo di €. 1.549.

Successivamente il Sindaco ha disposto la devoluzione della merce sequestrata alla casa di Residenza per anziani “Casa Amica”, all’Istituto Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes “Casa di Riposo Divina Provvidenza”, alla Parrocchia S. Alfonso dei Liguori “Casa di Riposo S. Alfonso”, alla Casa Virginia Soc. Coop. Sociale arl Casa Famiglia.

Da successivi accertamenti posti in essere dai Finanzieri, in sinergia e collaborazione con INPS, mediante verificazioni dirette presso il Comune di residenza nonché attraverso le informazioni presenti nelle varie banche dati in uso al Corpo, è emerso che la moglie del venditore ambulante, nonostante l’attività svolta dal marito, era percettrice, sin dal mese di gennaio 2020, del reddito di cittadinanza. 

Per tale motivo i Finanzieri hanno denunciato la donna alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese per le violazioni previste dagli artt. 3 e 7 del D.L. 4/2019 e, contestualmente, hanno sottoposto a sequestro preventivo la “Card reddito di cittadinanza”.

La stessa, inoltre, è stata segnalata all’Ufficio I.N.P.S. competente per territorio per l’irrogazione della sanzione amministrativa di revoca/decadenza del beneficio nonché per il recupero delle somme indebitamente percepite ammontanti, complessivamente, a . 7.700,00.

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Redazione

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