Frode e contraffazione marchi, nei guai imprenditore di Alcamo
Frode e contraffazione marchi. La Guardia di Finanza ha sottoposto a confisca un patrimonio da oltre due milioni di euro appartenente ad un imprenditore di Alcamo.
Frode e contraffazione marchi, la GdF sequestra un patrimonio da oltre due milioni di euro
Nel decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani sono state comprese cinque società, 15 fabbricati, 13 terreni, 6 veicoli e 9 conti correnti. I finanzieri hanno posto i sigilli anche ad un grande baglio ottocentesco, che veniva utilizzato nel settore delle attività ricettive. La struttura, formalmente intestato a due società intestate alla moglie e al figlio dell’imprenditore, è composta da diversi immobili storici, piscine e numerosi terreni. Veniva utilizzato come location per eventi e sala ricevimenti.
I reati di cui è accusato l’imprenditore, che opera nel settore dei prodotti per la casa, sono: reati fallimentari, distruzione ed occultamento di documentazione contabile ed altre violazioni alla normativa fiscale, frode in commercio e contraffazione marchi.
A far partire l’inchiesta della Guardia di Finanza le indagini svolte su 10 persone, accusate a vario titolo di bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e illecito trasferimento di denaro. Grazie all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire ad “un complesso sistema criminale caratterizzato dalla creazione di numerose società dedite alla vendita al dettaglio di articoli casalinghi, dalle quali venivano illecitamente sottratte grandi quantità di beni e denaro attraverso strumentali operazioni aziendali e finanziare”