I contagi in Sicilia scendono di nuovo sotto i mille giornalieri, ma il dato dipende anche dal numero inferiore di tamponi che si effettuano nel fine settimana.
Secondo i calcoli dell’Ufficio statistica del Comune di Palermo, il totale dei positivi accertati negli ultimi sette giorni in Sicilia ammonta a 6701, valore più basso del 25% rispetto alla settimana precedente, quando si era già registrata una diminuzione del 5,1%, mentre il tasso di positività è calato dal 12,7 all’11,1%.
Numeri che fanno ben sperare se non fosse che già da ieri in tutte le città dell’Isola si sono riversate per strada troppe persone, nonostante le restrizioni e i controlli.
A Palermo in tanti hanno percorso le vie dello shopping soprattutto in centro, rispettando comunque tutte quelle regole imposte da Regione e Dpcm. Lunghe file si sono registrate soprattutto all’esterno di negozi d’abbigliamento articoli sportivi e per la casa.
Stesse scene in tutte le città italiane, tanto che il governo pensa a una nuova stretta per Natale, con l’ipotesi di un’Italia di fatto tutta in zona rossa nei festivi e prefestivi e, unica eccezione, una deroga agli spostamenti tra i piccoli comuni.
Il commissario per l’emergenza Arcuri ha definito «insopportabili assembramenti» quelle registrate nelle vie dello shopping.
La nuova stretta potrebbe arrivare nelle prossime ore, con una serie di interventi mirati ad evitare che Natale e Capodanno sia la miccia per una terza ondata che comprometterebbe l’inizio della campagna vaccinale.
Intanto in Sicilia è iniziato il rientro dei fuori sede per le festività: solo ieri già circa 7300 persone si sono registrate al sito siciliacoronavirus.it, così come prevede l’ordinanza del governatore Musumeci.
Ieri all’aeroporto di Palermo i controlli sono stati 295, tutti negativi. In totale fra venerdì e domenica il traffico è stato di circa 4 mila persone, la metà delle quali in arrivo.
Ma dai dati forniti dalla compagnie da venerdì prossimo si passerà a un ritmo di 5 mila arrivi al giorno, nel solo scalo di Palermo. Controlli anche all’aeroporto Fontanarossa di Catania e al porto di Palermo dove 60 medici si alternano negli stand per effettuare i tamponi rapidi.
Più complicati i controlli per chi arriva a Messina dallo Stretto: qui sono stati schierati 350 medici per effettuare i tamponi rapodi in banchina a chi sbarca dai traghetti Caronte: secondo le previsioni si potrebbero effettuare 400 tamponi all’ora, coinvolgendo anche chi sbarca a piedi.
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