Frana Castronovo. Dopo la grande eco mediatica scatenata dalla campagna social (#savetumapersa) per salvare la produzione del formaggio Tuma Persa prodotto unicamente in un caseificio di Castronovo di Sicilia, la questione della frana che ha isolato di fatto il paese è diventato prioritario per il Governo regionale.
Già ieri il presidente Musumeci in una comunicato aveva dichiarato: “Se non interviene la Città metropolitana di Palermo, lo farà in sostituzione la Protezione civile regionale. Per questo motivo, ho già convocato per lunedì un vertice a Palazzo d’Orleans”.
Ma la replica di Leoluca Orlando non si è fatta attendere: “Leggo di una presunta dichiarazione del presidente della regione Musumeci secondo il quale la Città metropolitana di Palermo dovrebbe intervenire a seguito della frana che ha interrotto una strada nel territorio comunale di Castronovo.
Il Presidente Musumeci dovrebbe sapere – secondo quanto più volte rappresentagli dai Commissari dallo stesso nominato – che tutte le Città metropolitane e i tutti i Libero consorzi non hanno potuto approvare il bilancio 2018, per colpa dei tagli operati dallo Stato in complicità con la Regione.
Quest’ultima è pure colpevole di oltre 6 anni di caos normativo più volte sanzionato a diversi livelli, che hanno prodotto una ormai pluriennale grave crisi istituzionale.
Così, mentre si propongono tagli alla spesa sociale, alla lotta alla mafia, e all’assistenza per le fasce più deboli, il tutto per racimolare i fondi necessari proprio al pagamento degli stipendi degli enti intermedi che la Regione ha portato al collasso, Musumeci parla di manutenzioni che sa già essere impossibili.
Ben venga allora un intervento della Regione, che almeno su questo darà segno di essere ancora viva, presente e utile ai siciliani.
Se poi, come proposto dall’ANCI, si affiderà all’Anas la manutenzione della viabilità intercomunale, sarà la soluzione strutturale che servirà ad evitare proclami e polemiche.”
Una polemica accesa quindi, con un rimbalzo di competenze e responsabilità sulla causa delle lungaggini sugli interventi dopo la frana causata dal violento nubifragio dello scorso 4 novembre.
Il governatore delle Sicilia dopo aver convocato un vertice per martedì pomeriggio ha anticipato: “Ho sentito telefonicamente il sindaco di Castronovo di Sicilia Vito Sinatra, al quale ho assicurato l’intervento immediato della Regione, anche se la competenza è della Città metropolitana di Palermo.
Proprio stamane, ho inviato il capo della Protezione civile Calogero Foti per fare un sopralluogo nella zona e rendersi conto direttamente della portata della frana, che ha un fronte molto vasto di oltre settanta metri”.
La frana in questione ha causato l’interruzione della viabilità sulla Strada provinciale 48 del Palermitano, martedì un incontro nella sede del Comune di Castronovo di Sicilia e al quale parteciperanno il sindaco, la Protezione civile regionale, la Città metropolitana e i proprietari dei terreni limitrofi alla frana.
Nell’immediato, si dovrebbe procedere con un bypass per consentire temporaneamente una rapida soluzione del problema. A regime, invece, la soluzione definitiva prevede un viadotto. Già nei prossimi giorni, verrà affidato l’incarico per un’indagine geologica e geognostica per verificare profondità e tipo di frana. Il costo complessivo presunto dovrebbe essere di circa un milione di euro e le risorse saranno messe a disposizione dall’Ufficio del commissario di governo contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione.
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