Un marito chiede la separazione personale con addebito alla moglie per infedeltà, deducendo di avere scoperto sul cellulare di quest’ultima messaggi amorosi e fotografie in pose oscene. Ma, secondo i Giudici, “le foto NON possono inequivocabilmente attribuirsi alla donna: sia per la qualità scadente delle immagini, ritenuta indice di manipolazione; sia perché nelle foto più esplicite NON è visibile il viso, anzi i corpi nudi appaiono avere anche morfologie differenti; allo stesso tempo la Corte ritiene che NON si può ritenere dimostrata la condotta di trasmissione o ricezione di queste immagini indecorose all’indirizzo del presunto amante” (Cass. Ord. n. 9776/2024).
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