Forza Italia sempre più spaccato: anche Pogliese sostiene Musumeci
“Dopo la disastrosa esperienza di Crocetta, del quale siamo stati strenui e coerenti oppositori a differenza di altri che hanno sacrificato la loro dignità per qualche comoda poltrona assessoriale, il centrodestra non può permettersi di presentarsi diviso alle prossime elezioni regionali. Non ce lo perdonerebbero mai i nostri elettori per la seconda volta consecutiva, non ce lo perdonerebbe mai la nostra coscienza. Ecco perché Forza Italia deve dimostrare di essere il partito della responsabilità verso la Sicilia e i siciliani.”.
Lo dichiara l’on. Salvo Pogliese, europarlamentare e coordinatore provinciale di Forza Italia Catania, intervenendo con chiarezza sulla situazione della coalizione di centrodestra in vista delle imminenti elezioni regionali siciliane.
“Ho apprezzato molto e ho condiviso gli enormi sforzi di Gianfranco Miccichè nel tentativo di creare una coalizione inclusiva allargandone anche l’attuale perimetro, ma ciò non è accaduto anche per qualche miope posizione politica assunta più nell’ottica della cura del proprio orticello che dell’interesse generale. Ma oramai siamo giunti a soli 70 giorni dal 5 novembre e dobbiamo trovare la sintesi tra le diverse posizioni assunte. Ho lottato con convinzione ed entusiasmo per fare in modo che Forza Italia esprimesse un proprio candidato alla Presidenza della Regione, come era giusto che fosse dopo avere sempre ceduto agli alleati minori l’onore di individuarlo, da quando è stata introdotta l’elezione diretta del Presidente della Regione. Prendo atto che ciò non si è concretizzato e adesso sono rimasti in campo Gaetano Armao e Nello Musumeci. Armao è professionista di altissimo profilo e dalla grande esperienza istituzionale, ma credo che si debba convergere sull’unica candidatura che oggi può vantare un reale coinvolgimento civico e popolare, portando un valore aggiunto, ovvero quella di Nello Musumeci che è persona di indiscusso valore etico, morale e amministrativo. Un centrodestro unito su un candidato presidente radicato e popolare non può che essere vincente, la nostra classe dirigente ci chiede di non attendere oltre, e ce lo chiedono soprattutto i siciliani”.