Formazione: monta la protesta, tensione a Palermo

Una mattinata di fuoco per gli operatori della Formazione siciliani. In più di duemila sono scesi in piazza per manifestare. Il corteo è partito alle 10 da piazza Politeama per arrivare intorno alle 13 davanti la presidenza della Regione. All’arrivo a palazzo d’Orleans ben presto si è creata tensione e gli agenti di polizia hanno caricato i manifestanti. Nessun ferito ma grandi proteste degli operatori della Formazione contro il governatore Rosario Crocetta.

In piazza insieme alle bandiere delle tre sigle sindacali anche un banchetto con dei pezzi di carne, che simboleggiano la cosiddetta “macelleria sociale”, accusa rivolta al presidente della Regione nei confronti dei 4 mila operatori della Formazione. Altri manifestanti si sono incatenati tra loro in segno di protesta. Il lungo corteo ha sfilato per le vie del centro di Palermo con un sottofondo musicale con canzoni come quella di Venditti “In questo mondo di ladri”, e quella dei Modena City Ramblers “I cento passi”. Diversi gli striscioni e i cartelloni contro la politica regionale attuata finora dal Governatore Rosario Crocetta che ha lasciato molti dei formatori senza stipendio da 11 mesi. Al collo cartelloni con scritto “La formazione non si svende”, “Che fine Faros?”, “Nelli l’hai fatta grossa ci hai scavato la fossa”, “Quando la Scilabra dice NON VI CAPISCO Noi ci crediamo”, “Nelli a caso dell’assessorato della distruzione”.

Dopo i momenti di tensione con gli agenti di polizia gli animi si sono sedati. I rappresentanti sindacali sono riusciti a strappare un incontro previsto per le 15 con gli assessori Scilabra e Bonafede. Alle 17 invece è previsto un incontro con la Commissione Lavoro all’Ars sempre con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.