Food: un siciliano tra gli aspiranti chef del nuovo talent di Rai Due
Debutterà domani “Il Ristorante degli Chef”, il primo talent show culinario targato Rai2, in onda in prima serata alle 21.20 dal 20 novembre per 6 puntate. Tra gli ottanta aspiranti chef, arrivati da tutta Italia, che nel corso della prima puntata dovranno battersi e superare una serie di prove davanti al giudizio insindacabile di tre chef di fama internazionale come Andrea Berton, Philippe Lèveillè e la giovane e talentuosa Isabella Potì, ci sarà anche il siciliano Davide Merlino, conosciuto al grande pubblico per essere uno dei pochi produttori al mondo del pregiato caviale di lumaca.
«Sono nato e cresciuto a Campofelice di Roccella, un piccolo paesino di mare in provincia di Palermo – ci racconta Merlino-. Divento cuoco per necessità dopo aver scoperto di essere celiaco, dedicandomi quasi totalmente al senza glutine. Ma l’amore per la cucina nasce sin da piccolissimo, quando già a 6-7 anni stavo dietro mamma estasiato dai miscugli magici che preparava per tutta la famiglia».
Dai fornelli domestici è arrivato alle cucine stellate, prima fra tutte quella de La Capinera dello chef Pietro D’Agostino. Qual è stata la prima lezione che ha imparato?
«La cucina dello chef Pietro D’Agostino, la sua esperienza e le tecniche che utilizza sono stati illuminanti per me. La prima cosa che ho imparato da lui è che l’altissima qualità della materia prima è essa stessa il piatto».
Domani inizia una selezione durissima con l’obiettivo di entrare tra i magnifici dieci che avranno accesso al programma e alla tanto ambita cucina del “ristorante”. Qual è stato il piatto che ha le permesso di superare le prime selezioni e approdare in prima serata?
«Il piatto che mi ha permesso di passare le selezioni del talent sono state le mie ormai famose lumache croccanti, ovviamente gluten free, che ho cucinato davanti ai giudici accompagnate da maionese al basilico, riduzione di marsala e fiori di borragine».
Da Masterchef Italia a Linea Verde, è stato ospite in moltissimi programmi che si occupano di cibo. Adesso per la prima volta si trova a competere. Cosa si aspetta da questa esperienza?
«Questo per me sarà sicuramente un modo di confrontarmi, conoscere nuove tecniche e lavorare sotto pressione, come accade davvero nelle grandi cucine e poi, magari, potrà essere un modo per dare piu visibilità al mondo del senza glutine, che voglio sempre più far conoscere tramite i miei piatti e le ricette, che non smetto mai di migliorare e di condividere tramite i miei canali social. Per il resto non credo possa darmi qualcosa di più, perché la TV non sempre rispecchia la realtà».
Dalla scoperta della sua celichia e dalla passione per la cucina è nato “Altramentecuoco”. Di che si tratta?
«L idea è quella di un’ “altra” cucina, senza glutine e senza lattosio, pensata con una “mente” diversa, focalizzata sull’utilizzo della mia famosa Lumaca Madonita, ma che spazia a 360°. Devo ringraziare gli chef Pietro D’ Agostino e Gioacchino Gaglio, che mi hanno spinto a dare vita a questo nuovo progetto».
Produttore, cuoco, event manager, da poco è stato anche nominato Ambasciatore del Gusto Doc Italy. Cosa può anticiparci dei suoi nuovi progetti?
«Il 2018 per me è stato davvero travolgente! Da produttore di lumache e caviale sono passato alla cucina, fino alla proposta di presidente dell’associazione Kefood, per curare l’organizzazione di eventi enogastronomici. L’sperienza eccezionale ed il grandissimo successo del primo evento organizzato, il Sicily Food Festival, sicuramente mi hanno dato una forte voglia di percorrere questo percorso. Per il 2019 stiamo lavorando a tre grandi eventi: Beer Street, Sicily Food Festival e Panettone Festival. Poi, qualche mese fa, è arrivata con grande sorpresa la proposta di nomina di Ambasciatore del Gusto Doc Italy: sarà per me un grande onore poter dare luce alle grandi eccellenze del territorio siciliano nel mondo».