PALERMO. La spesa degli oltre sedici miliardi dei precedenti cicli di programmazione dei fondi europei non ha dato in Sicilia risultati sperati: Pil e valore aggiunto sono diminuiti; poverta’, disoccupazione, neet sono cresciuti. Il quadro emerge dal rapporto dell?”Osservatorio per lo sviluppo e la trasparenza: fondi europei, investimenti pubblici e coesione sociale”, costituito dal Centro Pio La Torre di Palermo, che lo presentera’ giovedi’. “Le defaillances programmatiche, procedurali e di spesa sono state gravi”, sostiene il dossier che tra le cause segnala “la dispersione in centinaia misure di spesa, inefficienze burocratiche e amministrative, debolezza nei controlli e nella trasparenza”. Per superare gli ostacoli, gli obiettivi strategici della programmazione 2014/2020, che dispone di 20 miliardi di euro, “devono essere -suggerisce il dossier- concentrati e mirati a una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva e accompagnate da un “Piano di rafforzamento amministrativo”. Il rapporto individua quattro settori strategici: Turismo, beni culturali e cultura; 2) Sanita’ e scienza della vita; Agroalimentare ed economia siciliana; Energia e vivibilita’ della Citta’. Si tratta degli stessi assi indicati nel Def dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, come sottolinea lo stesso Centro La Torre, secondo cui cio’ “e’ positivo”.
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