Le elezioni comunali dovevano rappresentare un banco di prova importante per i Cinque Stelle e il risultato raggiunto in tutta la Sicilia è stato una vera e propria catastrofe.
Al primo turno non è stato eletto nessun candidato sindaco. Una disfatta che pesa come un macigno, con le elezioni regionali alle porte. Non è bastata la “discesa” sull’Isola dei big del movimento, da Grillo a Di Battista, passando per Di Maio.
Piazze gremite come sempre durante i comizi mandati in diretta sui social, ma consensi ai minimi in tutti i Comuni chiamati al voto. Diventa quasi utopistico pensare di governare la Regione partendo da questa amara sconfitta, che arriva peraltro dopo 5 anni di intensa attività del Movimento Cinque Stelle anche all’Ars.
Solo pochi giornifa la protesta a Palermo dei grillini contro la speedy-pensione e la loro rinuncia ufficiale ai vitalizi. Evidentemente, si tratta di argomenti che non fanno più breccia nel cuore dei votanti siciliani.
Una rondine non fa primavera, e un solo ballottaggio, quello ottenuto a Scordia, non determina la vittoria della politica dei Cinquestelle in Sicilia. Bruciano le sconfitte dei maggiori centri, dove i candidati grillini non sono riusciti a inserirsi nell’accessa competizione tra un Orlando e un Ferrandelli e Palermo, e tra un sorprendente Fazio e un Savona a Trapani. Il voto di protesta di qualche anno fa ha lasciato il posto, dunque, alle scelte personali e alle promesse vecchio stile. Lo dimostrano anche i risultati elettorali del comuni etnei, dove in molti centri conquistano la fascia tricolore politici navigati, spesso al secondo mandato.
Un dato positivo arriva tutto sommato da Palermo, dove i Cinque Stelle entrano a Palazzo delle Aquile forti di un 13% di consensi, piazzandosi come prima lista, con in testa Ugo Forello, che ha raccolto più di 5000 preferenze.
“A luglio avremo il candidato presidente della regione siciliana, a settembre avremo il candidato premier”, scrive Beppe Grillo sul suo blog.
Partita ancora aperta per il leader dei grillini, che nonostante la sconfitta nella sua Genova, dichiara: “Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L’importante è non mollare mai”.
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