Cronaca

Fiume Màzaro, al via la pulizia e il dragaggio del fondale

Fiume Màzaro. «Sul fiume Màzaro si chiude la lunga stagione delle chiacchiere e si apre quella dei fatti». Così commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci dopo l’avvio dei lavori di pulitura del fiume, che per anni è stato al centro di polemiche e lungaggini burocratiche. I lavori, affidati dal governo regionale al Genio civile di Trapani, consistono nella pulizia dell’alveo e nel miglioramento idraulico di due tratti del corso d’acqua nel Comune di Mazara del Vallo: uno in prossimità della via delle Latomie, l’altro nei pressi del depuratore comunale.

Fiume Màzaro, la pulizia straordinaria serve ad evitare il rischio di esondazione

Zone nelle quali alla fine dell’anno scorso, per ben due volte, il fiume è esondato, causando ingenti danni ai piccoli natanti ormeggiati e inflitto un duro colpo alla flotta di pescherecci e al turismo da diporto. Interventi, quindi, che la Regione ha voluto avviare prima delle piogge autunnali per evitare che una situazione simile possa ripetersi.

Di pari passo prosegue, inoltre, il completamento delle attività propedeutiche per il dragaggio dei fondali del bacino portuale e del retrostante porto canale di Mazara del Vallo, atteso da otto anni. Da qualche settimana, infatti, sono state eseguite le prime indispensabili operazioni, per una maggiore protezione dei luoghi e per la sicurezza dei residenti, con un’attività coordinata di pianificazione.

Il Tavolo tecnico – voluto dal governatore, nella qualità di responsabile della Struttura contro il dissesto idrogeologico – ha affidato alla Biosurvery, società di spin-off dell’università di Palermo, il compito di effettuare un “rilievo multibeam topobatimetrico e un minimo di dieci prelievi con carotaggio dei sedimenti fino a un metro di profondità”.

Il progetto è finanziato con l’Accordo di programma, per un importo di due milioni di euro. I test forniranno indicazioni utili all’intervento vero e proprio che partirà a settembre. La fase operativa prevede, oltre alla pulizia dei fondali – per scongiurare nuovi fenomeni di straripamento – analisi di caratterizzazione sul materiale dragato e operazioni di smaltimento.

Redazione

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