Fisco, ti stanno per mangiare tutto lo stipendio: colpa della scadenza non rispettata | In pochissimi hanno provveduto

Da questo momento in poi devi pagare l’IMU anche se non ne hai alcun obbligo. Attenzione a non commettere proprio questo errore. 

Considerando l’avvicinarsi del momento in cui un gran numero di italiani dovranno pagare la prima rata IMU, questa imposta è diventato l’argomento del momento, per quello che riguarda l’economia italiana. Essa è l’imposta municipale propria e si tratta di quell’importo che si deve per tutti gli immobili di proprietà che non sia la prima casa. 

Si definisce prima casa, quella in cui si ha la propria residenza e dove si svolge buona parte della propria vita quotidiana. L’importo d pagare viene determinato in base a una serie di fattori, innanzitutto la metratura dell’immobile, il suo utilizzo, il valore catastale.

Sono assoggettate a IMU tutti gli immobili che ricadono in diverse categorie catastali tra cui la A/1, A/8 e la A/9, oltre ad aree fabbricabili e terreni agricoli. A dover corrispondere l’importo dovuto per l’imposta, sono i proprietari dell’immobile, oltre a coloro che sono titolari di un qualsiasi altro diritto reale di godimento.

Ci sono dei casi in cui si è esenti dal pagamento dell’IMU e non ci si riferisce solo al caso della prima casa, ma a ben altro.

Il diritto all’esenzione IMU

A chiarire chi ha diritto all’esenzione dall’IMU ci pensa il MEF, esso va a confermare che l’esenzione per quello che riguarda il pagamento viene subordinata alla dichiarazione. Questo vale per taluni immobili come ad esempio i fabbricati definiti “merce”, costruiti da un’azienda e destinati alla vendita, gli alloggi sociali e le case militari, ovvero destinate a coloro che fanno parte delle forze dell’ordine e delle sue famiglie.

Il dibattuto in merito alla dichiarazione per poter godere di esenzione IMU sembra essere in pieno fermento proprio in queste settimane. Una discussione che sembrava aver trovato risposta, invece si è ancora a lavoro in merito.

Cosa decide il MEF

A questo punto ci si rimette alle decisione del Mef, esso ha preso atto delle sentenze della Corte di Cassazione, disponendo che se non si procede con la dichiarazione, non si può beneficiare dell’esenzione.

In completo assenza di comunicazioni, i cittadini che avrebbero potuto godere di esenzione, saranno costretti a procedere con il pagamento dell’imposta. Le dichiarazioni devono pervenire entro il 30 giugno.