Firetto(Udc) : “Effetto Casini? Siamo sempre con Crocetta”
Casini torna nella casa del centrodestra?. Questa è la nuova grande incognita nel panorama politico del centrodestra. Ma in Sicilia il capogruppo dei centristi all’Ars, Lillo Firetto, esclude ripercussioni sulla Regione a seguito del riposizionamento del suo partito a livello nazionale. “Per noi resta valido l’esito del dato elettorale regionale che ha dato vita al governo Crocetta con il Pd e con il contributo determinante dell’Udc. Non tradiremo gli elettori. Speriamo che non lo facciano neppure gli altri, che non lo faccia il presidente. Poi tutto può accadere: già Lombardo ha sovvertito il responso delle urne. Ma non voglio credere che possa accadere ancora. Sarebbe grave oltre che illogico”.
Nell’Isola, in realtà, c’è già una trasversale chiamata alla resa dei conti. Per il renziano ‘eretico’ Fabrizio Ferrandelli, a esempio, “l’abbraccio di Casini con Berlusconi pone l’Udc siciliana fuori dalla maggioranza di governo della Regione. Non si governano i processi di cambiamento con l’ambiguità, l’incoerenza, le geometrie variabili e maggioranze camaleontiche in giro per l’Italia. Chiedo pertanto una verifica urgente di maggioranza”. Sulla stessa linea il senatore forzista Giuseppe Ruvolo: “Sarebbe comunque utile alla causa una sorta di ravvedimento operoso di Casini, dal momento che ad oggi sostiene convintamente i governi Letta e Crocetta. Gli elettori di centrodestra apprezzerebbero sicuramente la scelta di coerenza se togliesse loro il sostegno”. Firetto prova a prenderla con filosofia: “Anche il battito d’ali della farfalla ha effetti sul mondo”. Poi però fissa alcuni paletti: “E’ un errore farsi risucchiare dal vortice degli antichi vizi della politica. L’esito elettorale dovrebbe cristallizzare le sue conseguenze sulla legislatura e sul governo. E, a dirla tutta, senza di noi questa esperienza con alla guida Crocetta non sarebbe esistita. E questo al di là delle manovre che ci sono state e della compravendita di deputati che fanno parte delle incrostazioni politiche dure a morire”. Insomma, “E’ bene che questa compagine vada avanti sino la termine del mandato, se poi Crocetta e qualcuno nel Pd vogliono fare altro, attirati da schermaglie e riposizionamenti vari, ne prenderemo atto. Ma non voglio credere a questo scenario, a un ingiustificabile tradimento del mandato elettorale”.