FIRENZE (ITALPRESS) – Il Napoli conquista il suo settimo successo consecutivo battendo per 2-1 la Fiorentina e conferma il primato solitario in classifica. Non una prova del tutto brillante per gli uomini di Spalletti, che dovranno anche gestire il caso Insigne col capitano azzurro che, sostituito a metà ripresa, ha reagito male, non contraccambiando il saluto del tecnico. Ma i partenopei sono stati bravi a ribaltare il punteggio dopo essere passati inizialmente in svantaggio.
Viola che di contro che sono durati poco più di mezz’ora visto che, una volta subita la prima rete, hanno avuto un black out decisivo a inizio ripresa, esattamente come accaduto dieci giorni fa contro l’Inter. Il primo tempo equilibrato vede come protagonista assoluto Martinez Quarta. Il difensore argentino fa per la Fiorentina il bello – gol su assist di Vlahovic (28′) – e il cattivo tempo, col fallo da rigore su Osimhen, che gli scappa sul filo del fuorigioco. Dal dischetto Insigne si fa ipnotizzare da Dragowski, che poi gli respinge anche la ribattuta, ma Lozano al terzo tentativo trova il tap in giusto. I viola nella circostanza del pareggio napoletano si lamentano per una carica di Insigne sul portiere gigliato con Italiano che rimedia anche un cartellino giallo per proteste. Giusta nella prima frazione la mossa del tecnico viola di puntare su Pulgar, che domina sulla zona mediana sia con Fabian Ruiz che con uno Zielinski in ombra mentre Osimhen da solo mette in difficoltà costante la retroguardia viola.
A inizio ripresa il decisivo raddoppio partenopeo: punizione da destra di Zielinski, Rramhani sfugge a tutta la difesa gigliata e sul filo del fuorigioco batte facilmente Dragowski. La reazione viola sono 4 angoli nel giro di 10′ ma senza tiri in porta tali da impensierire Ospina. Serve una conclusione del neo entrato Sottil a scaldare i pugni del portiere del Napoli, con gli ospiti che 60′ in contropiede falliscono il 3-1 con Elmas che non arriva in scivolata dopo l’ennesima sgroppata di Osimhen. Nell’ultimo quarto d’ora Italiano dalla panchina si gioca il tutto per tutto inserendo anche Kokorin e passando ad un 4-2-4 ultra offensivo, una mossa che però non paga, vista la prova negativa di tutta la linea d’attacco.
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