Finisce con una sconfitta la prima partita del campionato rossazzurro: al Franchi, contro questa Fiorentina sarà difficile per tutti ma il Catania è rimasto in partita fino all’ultimo secondo, tenendo sulla corda una delle squadre più forti del nostro campionato, anzi a tratti è riuscito a chiuderla nella propria metà campo. Al di là della sconfitta è emersa una sicurezza in termini di cifra di gioco, accompagnata dalla voglia di non cedere mai il passo di fronte a nessuno; apprezzabile anche la capacità di rinnovarsi, adattandosi alle caratteristiche tecniche dei nuovi interpreti. La partita è stata vibrante, soprattutto nel primo tempo: le squadre si sono affrontate a viso aperto, le occasioni sono state numerose sia da una parte che dall’altra, il gioco dei rossazzurri è stato sullo stesso livello di quello dei viola. La prima opportunità per Tachtsidis al 12° conquista palla e va al tiro, mira alta di poco. Un minuto dopo, azione viziata da un controllo irregolare di Aquilani: l’indemoniato Cuadrado arriva sul fondo da destra e serve un assist a rimorchio per Rossi, stop e conclusione nell’angolino, 1-0. Il gol subito non demoralizza i rossazzurri che continuano a giocare con qualità, il 4-3-3 voluto da Maran prevede Barrientos in mezzo al campo nel ruolo di interno, mentre Castro e Leto appoggiano Bergessio posizionato come punta centrale. Il Pitu è il vero regista della squadra, si abbassa molto e smista molti palloni per cominciare l’azione. Al 16° un colpo di testa di Spolli finisce di pochissimo a lato, poi ci prova Izco, al volo sul fondo; al 17° arriva il meritato pareggio: Leto s’invola sulla sinistra, serve un pallone in mezzo sul quale il primo ad avventarsi è Barrientos, sinistro angolato e 1-1. La partita è apertissima, dopo il pari il Catania sembra essere più padrone del campo, purtroppo un nuovo guizzo di Cuadrado a destra crea scompiglio in area rossazzurra, Pizzarro è il più lesto a conquistare palla e a liberare il destro sotto l’incrocio, 2-1. Il nuovo svantaggio dona rabbia agonistica ai rossazzurri, le due migliori occasioni sono per Bergessio, che al 37° gira di testa sul fondo un pallone spiovente di Monzon e un minuto dopo non riesce a scavalcare Neto in disperata uscita su perfetto assist di Bellusci. Prima della fine del primo tempo Gomez spreca malamente colpendo un palo a porta praticamente vuota. Nella ripresa Maran manda in campo Rolin al posto di Monzon e sposta Alvarez a sinistra per cercare di contenere Cuadrado, vera spina nel fianco della difesa etnea. I secondi 45 minuti sono meno intensi, le squadre calano avvertendo la stanchezza, il Catania tiene di più la palla ma non riesce a pungere come vorrebbe, la Fiorentina rallenta il ritmo. Maran prova a cambiare modulo per ben due volte, prima con un 4-2-3-1 e successivamente, con i cambi di Biagianti e Maxi Lopez per Tachtsidis e Leto, addirittura con un 4-2-4 nei minuti finali. La difesa viola però fa buona guardia e il palleggio in uscita dei ragazzi di Montella congela il risultato. Cala il sipario sul buon Catania: c’è ancora da lavorare ma questo non spaventa di sicuro Maran e i suoi ragazzi. Noi crediamo che anche quest’anno ci sarà da divertirsi. Fiorentina (3-5-2): Neto; Savic, Rodriguez, Compper; Cuadrado, Borja Valero, Pizarro, Aquilani (83° Fernandez), Pasqual (75° Marcos); Rossi (65° Ilicic), Gomez.Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli, Bellusci, Monzon (46°Rolin); Izco, Tachtsidis (80° Biagianti), Barrientos; Leto (80°Maxi Lopez), Bergessio, Castro.Ammoniti: Gomez, Barrientos, Spolli, Alvarez, Pizarro, Andujar.
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