E’ stato approvato l’articolo 13 della finanziaria che dovrebbe ridurre da 11 a 2 i consorzi di bonifica in Sicilia, costerebbero meno e dovrebbero incentivare la raccolta dei tributi a carico degli agricoltori.Siamo a quota 10 emendamenti della Finanziaria approvati su un totale di 49. La norma appena approvata, su cui era subito scoppiato lo scontro fra maggioranza e opposizione, prevede che gli 11 attuali consorzi vengano ridotti a due: uno per la Sicilia orientale (comprendente le soppresse sedi di Enna, Caltagirone, Ragusa, Catania, Siracusa e Messina) e uno per la parte occidentale che ingloberebbe le strutture oggi operative a Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Gela.
L’articolo prevede, inoltre, la salvaguardia dei livelli occupazionali anche se la spesa totale per mantenere in consorzi di bonifica è di 8 milioni euro. Molti deputati di opposizione sostengono che però non garantisce la copertura di tutte le spese. Infine, viene assegnato alla Serit il compito di riscuotere le tasse che gli agricoltori devono versare per usufruire dei servizi dei consorzi di bonifica.
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