La seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) sulla finanziaria regionale è stata sospesa e rinviata a venerdì 27 dicembre alle ore 15, dopo una serata di tensioni e divisioni interne alla maggioranza. La decisione è stata annunciata poco prima dell’una di notte dal presidente di turno, Nuccio Di Paola, constatata l’assenza dell’assessore all’Economia tra i banchi del governo.
Il nodo cruciale che ha portato allo stop è stato l’approvazione con voto segreto di un emendamento presentato dal Partito Democratico all’articolo 11 della finanziaria. L’emendamento, passato con 34 voti favorevoli e 33 contrari nonostante il parere negativo del governo, prevede l’istituzione di un fondo di due milioni di euro destinato all’assessorato alla Famiglia per finanziare eventi e manifestazioni, con l’obbligo di redigere relazioni semestrali sull’utilizzo dei fondi da inviare alla commissione competente.
Non sono mancate le critiche dalle opposizioni. Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, ha sottolineato come la manovra sia stata bloccata non dalle opposizioni, ma dalle divisioni interne alla maggioranza:
“Schifani ora spieghi ai siciliani che la manovra non è stata esitata non per le barricate delle opposizioni contro una manovra, pur indecente, ma per colpa di un governo che non riesce a parlare con la sua maggioranza dentro la quale le spaccature sono evidentissime.”
De Luca ha poi espresso preoccupazione per un possibile ricorso alla gestione provvisoria, qualora il bilancio non venisse approvato entro la fine dell’anno.
Anche Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico, ha criticato il caos in aula, ma ha ribadito la disponibilità del suo gruppo a collaborare per salvare la legge di stabilità:
“Restiamo fermi sulla nostra posizione: se il governo intende presentare un maxi emendamento, si individuino poche norme di alto profilo per provare a dare risposte vere alle emergenze della Sicilia. Ci auguriamo che alla riapertura dei lavori, il 27 dicembre, prevalga il buonsenso.”
Dal fronte della maggioranza, Salvo Geraci, capogruppo della Lega, ha minimizzato le tensioni, dichiarando:
“Non c’è nessuna frattura nella maggioranza sulla legge di stabilità regionale. Sono convinto che entro il 28 dicembre approveremo definitivamente l’intera manovra e che si trovi un accordo complessivo anche sulle norme del maxi emendamento.”
Geraci ha poi accusato le opposizioni di ingigantire la situazione per fini politici, invitandole a passare un Natale tranquillo.
Più dura la posizione di Cateno De Luca, leader di Snc e deputato all’Ars, che ha denunciato presunti tentativi di ricatto interni alla maggioranza:
“Abbiamo assistito a una situazione preoccupante: la maggioranza è in balia di quattro prezzolati. Analizzando le votazioni, è evidente che sono mancati numeri importanti all’interno della stessa maggioranza, con una media di 10-12 franchi tiratori. Questo non è un segnale di crisi politica, ma di ricatto, di chi alza il prezzo nel momento in cui si accorge di avere potere contrattuale.”
Prima della sospensione, l’Aula aveva approvato l’articolo 5, che prevede un indennizzo annuo di 18 mila euro al personale sanitario operante in sedi disagiate, con una copertura di 10 milioni di euro l’anno dal 2025 al 2027.
La seduta riprenderà il 27 dicembre in un clima che si preannuncia ancora teso. Sarà fondamentale trovare un compromesso per evitare la gestione provvisoria e approvare la finanziaria entro la fine dell’anno. Le opposizioni vigilano, mentre la maggioranza cerca di ricompattarsi in vista delle prossime votazioni.
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