FINANZIARIA REGIONALE, L’UFFICIO DI PRESIDENZA DELL’ANCISICILIA: ‘VA RIVISTA LA QUANTIFICAZIONE DEL FONDO PER LE AUTONOMIE LOCALI’

‘Non possiamo condividere, in alcun modo, la quantificazione del fondo per le autonomie locali, fissata dalla finanziaria regionale presentata in Parlamento.
Il governo sa perfettamente che togliere 200 milioni di euro di spesa corrente, inserendone altrettanti come spese di investimento, crea delle…

‘Non possiamo condividere, in alcun modo, la quantificazione del fondo per le autonomie locali, fissata dalla finanziaria regionale presentata in Parlamento.
Il governo sa perfettamente che togliere 200 milioni di euro di spesa corrente, inserendone altrettanti come spese di investimento, crea delle risorse pressoché inutilizzabili, anche a causa della rigidità del patto di stabilità, e contrae in modo insostenibile i bilanci comunali’.
‘Siamo assolutamente contrari, inoltre, all’inserimento in finanziaria di disposizioni che riguardino l’ordinamento degli enti locali. Siamo convinti, infatti, che tali disposizioni, sia ordinamentali sia inerenti lo status degli amministratori locali, non solo debbano essere stralciate ma vadano discusse in una sede più appropriata collegata ad un riordino generale del sistema delle autonomie locali’.
Sono queste le richieste avanzate dall’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia, riunitosi questa mattina a Villa Niscemi.
I componenti dell’organo dirigente dell’Associazione dei comuni siciliani hanno richiesto inoltre: ‘ Il riordino complessivo del sistema ordina mentale degli enti locali deve essere studiato e definito da una commissione ad hoc che veda anche la diretta partecipazione delle Autonomie locali in linea con quanto già richiesto al governo centrale dall’Anci nazionale’.
L’ufficio di presidenza dell’Associazione dei comuni siciliani è composto da: Giacomo Scala e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale, Nello Di Pasquale, vicepresidente vicario e sindaco di Ragusa, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, Salvatore Lo Biundo, sindaco di Partinico, Giuseppe Siviglia, sindaco di San Giuseppe Jato e da Giuseppe Sorbello, sindaco di Melilli.
(Teleoccidente)