Finanziaria approvata. La legge Finanziaria è stata approvata alle 23.00 di lunedì 30 aprile con 35 voti favorevoli e 28 contrari.
A conclusione dei lavori dell’Ars per l’approvazione del Bilancio e della Finanziaria, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha avvertito forte il bisogno di ringraziare “tutti i dirigenti dell’Assemblea e della Regione che spesso abbiamo fatto arrabbiare con le nostre richieste – ha detto -. Un ringraziamento va ai commessi, in particolare alle donne che a quest’ora vorrebbero essere a casa con i figli”.
“E’ la prima volta in vent’anni che non si va in seduta notturna per approvare la Finanziaria. L’avevo promesso e l’impegno è stato mantenuto”. Così il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, dopo il via libera dell’articolato del disegno di Stabilità regionale.
“Penso si tratti di una manovra equilibrata – ha aggiunto – e sono soddisfatto del fatto che i lavori d’Aula si siano svolti con grande serenità”.
Prima di sciogliere le righe, il presidente Miccichè ha messo ai voti la modifica del Regolamento dell’Ars che prevede l’ampliamento di ulteriori due deputati segretari nell’Ufficio di presidenza, oltre ai tre già eletti, per consentire a tutte le forze politiche del Parlamento siciliano di essere rappresentate. “La spesa dell’Ufficio di Presidenza rimarrà invariata”, ha ribadito il presidente.
Le modifiche del Regolamento sono state approvate con 44 voti favorevoli e 20 contrari.
Stop al rilascio di nuove autorizzazioni per parchi eolici e fotovoltaici nei prossimi 120 giorni, in attesa del nuovo Piano regionale. Lo prevede un emendamento presentato dal governo e approvato dall’Aula.
“Era una norma – afferma il presidente Musumeci – che avevamo preannunciato e che mira a ‘congelare’ i permessi fino a quando non avremo uno strumento di pianificazione che misuri gli effetti sul paesaggio e sull’ambiente”.
Approvata anche la norma per cui dal primo gennaio 2019 gli ex Pip: circa 2.800 persone che per ora percepiscono un sussidio, saranno assunti alla Resais, società controllata al 100% dalla Regione siciliana.
Via libera ai fondi per l’emergenza idrica a Messina, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per il pagamento dei servizi di assistenza al erogati dall’Enav all’aeroporto di Comiso. E ancora, fondi per il potenziamento dei presidi ospedalieri nelle zone classificate ad alto rischio ambientale, per la bonifica dell’ex area Sanderson e il risanamento delle aree di Messina, 50 mln per il rischio amianto, per i rifugi sanitari, per i piani regolatori generali dei comuni e dei piani di utilizzo del demanio marittimo.
Fondi anche per impianti sportivi, enti di culto, alle start-up dell’innovazione, per la valorizzazione della fornace ‘Penna’ e per la trasformazione e l’utilizzo della propria barca, nave o peschereccio per finalità turistica e di pescaturismo. In totale oltre 250 milioni di fondi strutturali e statali.
“Abbiamo scritto una bella pagina che fa onore al Parlamento siciliano – ha detto Musumeci. – Sappiamo il momento difficile che sta passando la Sicilia e gli impegni gravosi che abbiamo davanti. Che Iddio ci aiuti”.
“20 milioni di euro ai comuni per consentire loro di redigere progetti per partecipare ai bandi europei. Sono soddisfatto per questa norma che ho voluto fortemente insieme al mio gruppo parlamentare e che sarà una vera e propria boccata d’ossigeno per i comuni siciliani che avranno così più risorse per fare progetti per accedere ai fondi europei”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, componente della Commissione Bilancio all’Ars e primo firmatario dell’emendamento approvato in legge di stabilità 2018.
“No” a nuove discariche per lo smaltimento dell’amianto. È stato stralciato dal maxiemendamento alla Finanziaria, grazie all’intervento dei deputati 5 stelle, l’articolo che avrebbe aperto le porte a nuove discariche nelle vecchie cave abbandonate della Sicilia.
“Sarebbe stato un paradosso – afferma il deputato Giampiero Trizzino -, a due giorni dalla giornata nazionale delle vittime di amianto, l’Ars stava votando una proposta che sarebbe andata in senso opposto, abbiamo chiesto lo stralcio e lo abbiamo ottenuto”.
“200 Mila euro saranno utilizzati per un fondo ad hoc per i giornalisti vittime di minacce e danneggiamenti da parte della criminalità mafiosa, piuttosto che essere sprecati per finanziare un istituto – cosiddetto – di giornalismo, (l’unico in Italia che non forma giornalisti, non permette l’iscrizione all’Albo e non è riconosciuto dall’Ordine dei giornalisti) ma credo sia un riconoscimento doveroso ai tanti operatori dell’informazione che giornalmente rischiano per cercare e raccontare la verità con le loro inchieste e il loro lavoro”.
Così Claudio Fava, del movimento #CentoPassi, dopo l’approvazione, nonostante il parere contratto del Governo, di un suo emendamento alla legge finanziaria in discussione all’Ars.
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