È legittima la revoca dell’assegnazione della casa coniugale alla ex moglie che vi abita con il figlio Stefano, ventunenne non autosufficiente e dedito, insieme alla stessa madre, allo spaccio di droga: sono stati, difatti, entrambi arrestati perché sono state rinvenute in casa sostanze stupefacenti, oltre a 4.000 euro in contanti.

Pertanto, deve considerarsi estinto l’obbligo ex lege del padre di mantenere il figlio maggiorenne non autosufficiente, “considerato che l’avvenuto arresto e gli esiti della perquisizione domiciliare costituiscono gravi indizi dai quali la Corte ha desunto che il figlio Stefano non impiega energie alla ricerca di un’onesta attività lavorativa e pertanto la mancanza di autosufficienza allo stesso imputabile non può gravare sul padre quanto al suo mantenimento” (Cass. Ord. n. 17075/2022).