Ficarra e Picone tornano al cinema con il loro ultimo lavoro dal titolo “Il Primo Natale” da stasera nelle sale italiane. Il duo comico palermitano ha voluto organizzare l’anteprima del film nella loro città, ieri mattina, davanti un pubblico di amici, fan e giornalisti.
Come ha esordito Valentino Picone durante la conferenza stampa dell’anteprima a Palermo del nuovo film “Il Primo Natale”, che vede i due palermitani protagonisti ma anche registi del nuovo lungometraggio, la coppia di attori nostrani ha portato “la Sicilia a Betlemme”.
La comicità pulita e originale di Ficarra & Picone ha toccato questa volta nientemeno che i luoghi che diedero i Natali a Gesù Cristo.
La maggior parte del film, infatti, si svolge tra i deserti della Palestina e tra le case di mattoni grezzi e tende.
La scenografia di Francesco Frigeri, l’ottima fotografia di Daniele Ciprì, i perfetti costumi di Cristina Francioni catapultano il pubblico nelle campagne, nei villaggi, nelle case dell’antica Palestina, facendoci quasi percepirne i suoni, i rumori, la temperatura, i profumi e gli odori di quei paesi biblici.
A Palermo vive Salvo, un ladro di arte sacra, ateo convinto. A Roccadimezzo Sicula vive padre Valentino un prete affascinato dalla potenza iconica del presepe. Due mondi, i loro, molto lontani ma che stanno per incontrarsi o meglio per scontrarsi, proprio alla vigilia delle festività natalizie per magia o per chissà quale altra ragione, Salvo e Valentino si ritroveranno, infatti, in un enorme presepe vivente. E’ la Palestina dell’anno zero pochi giorni prima della nascita di Gesù.
I due si troveranno ad affrontare, quindi, un viaggio fantastico in un mondo lontano che li porterà soprattutto a conoscere sé stessi, i loro limiti, ma anche a riscoprire il loro coraggio di fronte al pericolo di un Erode (un bravissimo Massimo Popolizio) incattivito dalla notizia della nascita del Re dei Re mettendo a rischio la loro stessa vita pur di salvare il piccolo Gesù.
“Ci siamo divertiti veramente molto a mettere nei guai mezza Palestina, noi, Giuseppe, Maria e Gesù”, ci ha detto Salvo Ficarra, “E’ naturalmente un film diverso. Volevamo coniugare una commedia con un film epico e avventuroso.”
“In alcuni momenti il film offre motivi di riflessione, ma nessuno sfondo politico.” Ci tiene a sottolineare Valentino Picone.
In effetti è così, tranne un velato antisalvinismo, ormai trendy negli ultimi anni, in particolar modo sul tema dell’immigrazione e dei porti chiusi, ma trattato con la solita ironia dei due attori siciliani.
“Un film che parla dell’uomo, un discorso che vale 2000 anni fa come oggi.”, ci dicono Salvo e Valentino. In una scena del film una giovane Maria alla richiesta di fare un miracolo, risponde semplicemente “Gli uomini fanno i miracoli”. In pratica, le preghiere non bastano per cambiare lo stato delle cose, bisogna agire nel modo migliore se vogliamo raggiungere uno scopo o sopravvivere.
La pellicola, in sala dal 12 dicembre con oltre 600 copie distribuite in Italia da Medusa, è stato prodotto con un budget di circa 11 milioni di euro da Attilio De Razza (Tramp Limited) in collaborazione con Medusa.
Il film è stato girato per la maggior parte in Marocco in circa 10 settimane di riprese, utilizzando anche attori e comparse locali.
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