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di redazione
Palermo, 30 apr. – Metalmecannici in piazza questa mattina a Termini Imerese (Palermo) per sollecitare il governo a rispettare gli impegni per la reindustrializzazione dopo la chiusura dello stabilimento Fiat, e chiedere risposte immediate per gli ‘esodati’ che sono numerosi tra gli operai termitani. Per loro si sollecita un secondo anno di cassa integrazione. Un corteo, con in testa i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm e il sindaco, Salvatore Burrafato, e’ partito da Termini bassa per attraversare tutta la citta’.
Almeno duemila i partecipanti, secondo gli organizzatori. Lungo il percorso, molti commercianti hanno abbassato le saracinesche dei loro negozi in segno di solidarieta’ con i manifestanti. Nel corteo, anche i gonfaloni di molti Comuni del comprensorio di Termini.
Tra i lavoratori e i sindacati c’e’ una forte preoccupazione per il futuro dell’occupazione e il rilancio del sito produttivo mentre non decolla il piano di Dr Motor, che avrebbe dovuto subentrare a Fiat nella produzione automobilistica. Recentemente, Invitali ha reso noto che si stanno valutando altre quattro manifestazioni di interesse per Termini: “Questa -dice Vincenzo Comella, segretario provinciale della Uilm- e’ la certificazione del fallimento della valutazione che era stata fatta dal ministero sul piano di Dr Motor. Noi gia’ in dicembre avevamo manifestato perplessita’ sull’azienda molisana, che e’ stata invece giudicata idonea. Bisogna che si accelerino i tempi per dare certezze ai lavoratori”.
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