Festival PresenteFuturo 2018: la tredicesima edizione del performing arts festival and prize.
Al via al Teatro libero di piazza Marina, la tredicesima edizione del Festival Internazionale Presente Futuro 2018, dedicato alle arti performative della scena contemporanea da giovedì 17 a sabato 19 maggio 2018.
Sono undici i progetti in scena a Teatro Libero, undici spettacoli che vedono come protagonista la contaminazione tra le discipline della danza, del teatro, della performance e del circo contemporaneo, in una tre giorni ideata, promossa e fortemente voluta dalla direzione del Centro di Produzione di piazza Marina. In arrivo da Francia, Germania, Svizzera e naturalmente dall’Italia (due le presenze palermitane) i progetti si contendono cinque premi assegnati da una giuria internazionale. Presente anche un progetto fuori concorso – Everything is ok di e con Marco D’Agostin – frutto della collaborazione con il Be Festival di Birmingham, una delle sinergie che quest’anno coinvolgono altre realtà nazionali e internazionali: FITT Festival di Terragona, il Teatro San Materno di Ascona, il DSAS dell’Università La Sapienza di Roma e anche il sostegno dei Cobas con un Premio.
Giovedì 17 maggio apre il festival alle 21 The shape of water di Sara Angius, un lavoro proveniente dalla Germania, che indaga il tema dell’adattabilità, delle esperienze personali che plasmano corpo e mente così come le vicende e vicissitudini plasmano le società degli uomini in modi differenti.
A seguire il progetto, produzione piemontese-palermitano, Esco, così mi perdo di e con Quinzio Quiescenti e Daniele Nash, che mette in discussione il filo logico della quotidianità attraverso un nuovo mondo, che anche se fuori dal senso comune, si dimostra comunque funzionante.
Poi, sarà la volta della performance francese Rien de nouveau dans les journaux di e con Juan Duarte Mateos, che vede in scena un personaggio dalla vita meticolosa e originale trascorsa con la sua unica ossessione, quella di fare ogni azione quotidiana bilanciando una pallina sulla testa. E, infine, a chiusura del primo giorno, L’amore ha i tempi dei playmobil di Elisa Pagani della compagnia di danza contemporanea bolognese DNA, che analizza il complesso sistema di percezioni che descrive il rapporto tra noi e il mondo, abbracciando la tematica della conservazione e affermazione della propria unicità.
La giuria internazionale è composta dal direttore del Birmingham European Festival (BE FESTIVAL) Miguel Oyarzun, dal direttore del Festival Internacional de Teatre de Tarragona (Fitt) Joan Negrié, dalla direttrice artistica dell’Anghiari Dance Hub Gerarda Ventura, dallo storico del teatro Nicola Fano e dal professore del Dipartimento di Storia dell’arte e dello spettacolo della Sapienza di Roma, Stefano Locatelli.
Festival PresenteFuturo ’18 è sostenuto dal MIBACT, ideato dal Teatro Libero di Palermo in collaborazione con BE Festival Birmingham, FITT Festival Tarragona, Teatro San Materno di Ascona, in collaborazione con il progetto “Per fare il teatro che ho sognato” del Dipartimento di Storia dell’Arte e dello Spettacolo dell’Università di Roma – La Sapienza, e i COBAS per il progetto “Zero in condotta”.
Biglietti: ingresso Posto Unico per la serata 10 euro, abbonamento alle tre serate 20 euro.
Informazioni e prenotazioni ai numeri 091.6174040 e 392.9199609.
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