Ferrovia Palermo-Trapani, l’assessore Falcone: “Stop a mortificazione della Sicilia”

“Oggi, a un passo dal tempio di Segesta, abbiamo manifestato contro un’incredibile mortificazione che la burocrazia infligge, da quasi otto anni, alla provincia di Trapani e alla Sicilia intera”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, in occasione del sit-in di protesta organizzato all’ex stazione ferroviaria di Segesta.

La tratta Trapani-Palermo via Milo è stata chiusa nel 2013 a causa di alcune frane. Negli ultimi otto anni quindi, i collegamenti via treno tra le due province ne hanno risentito gravemente. Al momento si impiegano oltre quattro ore per arrivare da una città all’altra.

L’assessore ha lanciato un appello al Governo nazionale: per avviare i lavori di ripristino della linea, un progetto da 144 milioni di euro che è già stato finanziato, serve il parere positivo del Ministero dell’Ambiente. Ma l’atto tarda ad arrivare. “Siamo partiti da questa realtà, recependo le legittime ma finora deluse aspettative del territorio, per festeggiare amaramente questo “compleanno” – continua l’assessore Falcone – dovuto alle lungaggini della burocrazia ministeriale. Al ministro Sergio Costa lanciamo un nuovo appello: si sblocchi entro pochi giorni l’atteso parere di non assoggettabilità. Superato questo ostacolo, potremmo mandare in gara l’opera già a gennaio e riaprire la ferrovia via Milo riammodernata nel 2023”.

Presenti alla manifestazione l’assessore regionale Mimmo Turano, i deputati Ars Stefano Pellegrino, Eleonora Lo Curto, Sergio Tancredi e Valentina Palmeri, i sindaci di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Balestrate, Castellammare del Golfo, Custonaci, Gibellina, Trapani, Paceco, Petrosino, Valderice, Vita, i vertici siciliani delle principali sigle sindacali e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

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