Cronaca

Fermo traghetti per le isole Eolie, si temono ripercussioni sulla stagione turistica

Temono il nuovo fermo di sei navi della Caronte&Tourist da parte della magistratura si temono ripercussioni sulla stagione turistica sulle isole Eolie.

I sigilli sono stati posti ai traghetti  che servono le isole Eolie, Trapani-Pantelleria   e Ustica. Il 6 giugno scorso tre traghetti e fondi in contanti erano stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo alla compagnia di navigazione Caronte&Tourist Isole minori. I traghetti erano ritenuti dalla Procura di Messina non a norma rispetto ai passeggeri con mobilità ridotta. Adesso  ci sarebbero nuove acquisizioni perché per raggiungere la cifra decisa dal gip di 29 milioni di euro del sequestro, le prime non erano sufficienti.

In base a quanto accertato dalla Finanza le unità navali non sarebbero idonee al trasporto di disabili, anziani, donne in gravidanza, persone con passeggini al seguito e quindi con mobilità ridotta, nonostante questo fosse un requisito garantito dalla società in occasione della partecipazione al bando regionale per le linee Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica. Adesso la Guardia di Finanza sta procedendo in queste ore -, al “fermo” di altre sei navi. Si tratterebbe di traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli.

L’impegno della Regione per garantire i collegamenti

“Abbiamo immediatamente attivato i contatti con la compagnia di navigazione e con l’amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica di Messina per verificare come garantire il servizio dei traghetti per le isole minori e non creare disagi a residenti e turisti. Siamo al lavoro per cercare una soluzione rapida”. Lo afferma l’assessore regionale delle Infrastrutture e dei trasporti, Alessandro Aricò, in seguito al fermo di ulteriori sei navi della “Caronte&Tourist Isole Minori”.

“Abbiamo già avviato una interlocuzione con la società armatrice – prosegue Aricò – per verificare se sia possibile impiegare altre navi sulle rotte per le isole siciliane e la Caronte ha già annunciato l’utilizzo di un traghetto alternativo  per il collegamento Trapani-Pantelleria. Adesso è necessario capire in che modo garantire anche le corse da e per le altre isole. In quest’ottica, stamattina in assessorato si è svolta una riunione operativa con l’amministratore giudiziario delle nove imbarcazioni oggetto del provvedimento giudiziario, per comprendere se e a quali condizioni i traghetti sottoposti al fermo possano essere comunque impiegati nei servizi di linea. Della vicenda, inoltre, sono stati informati i Prefetti delle province interessate”.

La nota della Caronte & Tourist

“Ci scusiamo con i nostri clienti per il disagio che si sta involontariamente loro arrecando. Stiamo
già adoperandoci al meglio per attenuarlo attraverso corse straordinarie e sostituzioni delle navi
sottoposte al fermo dall’autorità giudiziaria”.
Così Caronte & Tourist Isole Minori commenta il nuovo provvedimento eseguito ieri dalla Guardia
di Finanza, su cui comunque preannuncia ricorso.
“Va comunque chiarito che il sequestro di alcune altre unità (tra cui alcune ferme per lavori di
manutenzione programmata) è unicamente collegato al valore delle stesse e finalizzato al
raggiungimento della cifra prevista nel decreto cautelare dalla Magistratura. Nulla a che vedere,
dunque con presunte violazioni delle normative sul trasporto dei passeggeri a mobilità ridotta e/o
con tematiche inerenti la regolarità dei mezzi, perfettamente in grado di assolvere alle loro
funzioni”.
Già in occasione del primo sequestro, CTIM aveva dichiarato peraltro la propria “sorpresa” per il
provvedimento legato al tema PMR richiamato per alcune delle unità: “A suo tempo avevamo
esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati
(sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della
medesima gara. In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che
non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta
(PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale
attestazione”.
“Peraltro, le navi Ulisse, Helga e Bridge sono state di recente dotate di ascensore, bagni per disabili
e di tutti gli accessori necessari per garantire non solo il rispetto delle normative sulle PMR, ma per
portare le navi ai più alti standard del settore. Per questo ribadiamo l’assoluta legalità e linearità
dei nostri comportamenti e siamo fiduciosi – conclude la Società di navigazione – che le navi
oggetto del sequestro possano rientrare al più presto in servizio a esclusivo beneficio delle
comunità isolane alle quali ribadiamo il nostro più vivo rincrescimento”.

Redazione

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