MILANO (ITALPRESS) – “È l’ora del buon senso. Abbiamo il dovere di mantenere la sicurezza sanitaria, ma anche quello di non lanciare un allarme dopo l’altro”. Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e presidente del Friuli-Venezia Giulia, regione che ha visto crescere i contagi giorno per giorno e che è in zona gialla.
“Dobbiamo mantenere il sangue freddo – ha aggiunto – sapendo che l’emergenza non è finita. Ma anche nella consapevolezza che, dopo due anni, possiamo fare scelte ponderate. Non farò finta che non me ne importi: è difficile, in questi momenti, fare le scelte. E mi conforta che i cittadini condividano e apprezzino gli sforzi che stiamo facendo”.
La situazione oggi? “Si vede almeno una stabilizzazione del contagio. A Trieste vediamo una discesa, ma l’onda si sta spostando a occidente. Al di là delle ondate, abbiamo finalmente un dato positivo”. Nonostante la zona gialla? “Certo. Rispetto a un anno fa, abbiamo un 20% in meno di contagi. Ma nel 2020 tutto era chiuso: cinema, teatri, palestre. Oggi si fa tutto”. Merito del super green pass? “Merito del vaccino. Noi abbiamo sempre detto che il super green pass serviva per aprire e non per chiudere. Ma le completo il quadro: rispetto al 2020, abbiamo la metà dei ricoverati sia in corsia che nelle intensive. A fronte di un’ondata che in Slovenia è stata devastante…”.
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