ROMA (ITALPRESS) – Per la filiera del legno-arredo il 2021 si è chiuso con numeri molto positivi, ma i rincari di energia e materie prime e la guerra in Ucraina rendono molto complicato il 2022. L’anno scorso il fatturato alla produzione dell’intero settore, pari a 49,3 miliardi di euro, è aumentato complessivamente in valore del 25,5% sul 2020, confermando la doppia cifra anche sul 2019 con un +14%, pari a circa 6 miliardi in più di fatturato e un saldo commerciale di 8,2 miliardi. “I mercati dove l’Italia è andata meglio sono stati la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, con performance molto importanti: abbiamo avuto +13% in Francia, +11,8% in Germania e addirittura + 33,8% negli Usa. E’ stato un grande anno di successi per il nostro comparto”, ha detto Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, in un’intervista all’Italpress.L’impatto del caro energia “è molto rilevante, nel 2021 siamo riusciti, in qualche maniera, a calmierarlo perchè le nostre aziende avevano dei magazzini con costi ante-aumenti. Poi da febbraio quando è cominciata la risalita dei prezzi si è riusciti in qualche maniera a contenerli perchè i prezzi sono partiti un pò lentamente, hanno accelerato durante l’anno”, ha aggiunto.
“Siamo molto preoccupati per il 2022 – ha sottolineato Feltrin – perchè questi aumenti non si sono fermati, le scorte ai prezzi vecchi nelle aziende non ci sono più, quindi ci troveremo ad applicare già degli aumenti molto importanti che potrebbero incidere anche in maniera pesante sulla domanda che si è rilevata frizzante nel 2021”.Il presidente di FederlegnoArredo ha ricordato che il conflitto in Ucraina ha causato “effetti nelle esportazioni, colpendo le aziende che lavorano con i mercati dei paesi interessati dal conflitto, Russia, Ucraina e Bielorussia. L’importo di questo impatto è sui 500 milioni, la quota che avevamo quasi raggiunto nel 2021, ma il danno più importante, trasversale su tutta la filiera, riguarda le materie prime, soprattutto il legno. I nostri 50 miliardi vengono messi a dura prova per il raggiungimento degli obiettivi del 2022”.Feltrin guarda ora al Salone del Mobile: “Lì abbiamo una grande opportunità, è una grande vetrina internazionale che tutti ci invidiano, l’Italia è leader nel settore. Le aziende potranno trovare alternative ai paesi coinvolti nella guerra, è un’occasione per reagire a questa crisi”.
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