Federconsumatori Sicilia lancia la campagna “Stop alle liste di attesa”
Durante le fasi più critiche dell’emergenza Coronavirus la sanità regionale e nazionale è stata travolta da problemi, esigenze e priorità mai sperimentati prima e ha dovuto cambiare in modo profondo il suo modo di operare. Ciò ha permesso di mantenere in piedi il Sistema Sanitario Nazionale e di evitare il collasso delle terapie intensive e di molti reparti, ma ha inciso pesantemente sull’erogazione delle prestazioni non Covid.
Secondo l’Istat, nel 2020, il 10% dei cittadini ha rinunciato alle cure e nel 50% dei casi è stato a causa del Covid-19. Il restante 50% ha rinunciato alle cure per motivi economici. Ora, grazie all’avanzamento della campagna vaccinale, i numeri della pandemia non sono più come quelli di un anno fa ed è il momento di recuperare il tempo perduto.
Per questo motivo Federconsumatori Sicilia lancia ufficialmente la campagna “Stop alle liste di attesa”. Lo scopo della campagna è quello di raccogliere le segnalazioni dei cittadini che non riescono a prenotare nei tempi dovuti una prestazione sanitaria o diagnostica. Parallelamente, come è ormai cosa consueta per Federconsumatori Sicilia, ai cittadini verranno date informazioni e assistenza per cercare di risolvere i problemi riscontrati nel rapporto con i CUP e, in generale, con la sanità pubblica regionale.
A questa azione di assistenza ai cittadini sui singoli problemi specifici, poi, verrà affiancata quella di pressione sulle istituzioni affinché si prenda in mano la situazione generale e si risolvano le storture più macroscopiche, che impediscono ai consumatori di accedere ad una sanità pubblica gratuita equa, efficiente, efficace e veloce.
“Il Covid-19 ha impattato pesantemente sulla sanità, anche in Sicilia, e la riorganizzazione dei reparti e delle priorità è stata giustificata dall’emergenza – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Ma ora è arrivato il momento cambiare marcia: la Sicilia, da ben prima del Covid, ha un enorme problema con le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie e, adesso, è il momento giusto per iniziare ad affrontare tale problema”.