Fatta la legge, trovato l’inganno: i furbetti vanno in vacanza coi soldi della TARI | Non la pagano ed è legale

Casa - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
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Anche se non ci abiti devi pagare le tasse. Tutto quello che c’è da sapere per quello che riguarda le case e gli importi da pagare. 

Uno degli argomenti che sta maggiorente a cuore ai nostri concittadini è sicuramente quello delle tasse. In Italia a più riprese è stato confermato che la morsa fiscale è fin troppo stretta per i cari italiani, che cercano di comprendere gli importi da pagare, ancora prima i procedere in una qualsiasi maniera.

Tra le tasse che hanno smosso maggiormente i malumori dei cittadini, ci sono quelle sulla casa, che di anno in anno mettono tutti a durissima prova. Resistere non è certo semplice come si possa credere.

Se l’IMU è l’imposta che desta maggiori preoccupazioni, anche la Tari finisce per avere un peso molto importante sul budget familiare. Proprio per questo motivo potrebbe essere importante andare a chiarire alcuni elementi basilari.

Ci sono dei tecnicismi, per quello che riguarda le tasse, che a volte sfuggono agli italiani. Succede sull’IMU, proprio come sulla Tari, ma anche altri importi. Proprio per questo motivo si rivela indispensabile chiarire alcuni aspetti. Ad esempio, se si riceve una casa in eredità, ma non vi si abita, è dovuta la Tari?

La Tari è regolata direttamente dal comune

Occorre innanzitutto chiarire che la Tari è un’imposta che viene regolata in maniera diretta dal Comune in cui l’abitazione è ubicata. La Tari è la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, che ognuno di noi paga ogni anno. Al saldo si può procedere sia per intero, che con rate a scadenza mensile.

I principi generali sono ovviamente, indicati a livello nazione e lo stato deroga poi ai comuni la possibilità di intervenire in merito. Ma se la Tari si basa sul principio della capacità dell’abitazione di produrre rifiuti, se non la si abita si deve comunque pagare?

Rifiuti - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
Rifiuti – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Cosa si prevede se l’immobile non è utilizzato

Anche la Corte di Cassazione ha più volte evidenziato come il pagamento della Tari sia completamente dislocato dall’utilizzo o meno dell’immobile stesso. Per evitare il pagamento occorre fare altro, ovvero provvedere a dimostrare che l’immobile, non solo non è abitabitato, ma non è abitabile e agibile. 

Questo è l’unico modo in cui è possibile non versare l’imposta. Altrimenti si sarà costretti a farlo, anche nel caso in cui non si utilizzi o lo si faccia solo nel fine settimana. Abitare un’appartamento non è quindi discrezionale per la Tari.